
Risponde, con una lettera aperta al Sindaco, il consigliere di opposizione Tonino Rosato che senza giri di parole accusa la maggioranza di essere incapace di un confronto serio con l’opposizione e soprattutto con i cittadini.
D’altro canto respinge al mittente l’accusa di essere lontano dai problemi di Salice e dichiara invece di conoscerli bene e di essere sempre ancora una volta solerte nel denunciarli.
Di seguito la lettera integrale.
«Ancora una volta, Sindaco, Lei e la sua maggioranza avete perso l’occasione per essere onesti e leali con i cittadini di Salice. Avete come vostro solito tacciato il sottoscritto di “continuare a fare demagogia e di vivere lontano dai problemi di Salice” quando la realtà è sotto gli occhi di tutti, quando ormai è diffuso nei Salicesi, il sentimento di inadeguatezza ed incapacità nei confronti suoi e dei suoi sodali.
Certo ci vuole fantasia e faccia tosta per affermare di vedere una Salice risollevarsi, un paese in piena crescita e sviluppo, rinnegando le disastrose condizioni in cui continua a versare. Mi chiedo, ma soprattutto se lo chiedono i cittadini di Salice, dall’insediamento della sua amministrazione, quali sono i progressi che ha fatto il nostro paese? In cosa è migliorato? Nell’imposizione fiscale delle tasse comunali che hanno raggiunto livelli altissimi, e che sempre più stanno stritolando quei pochi artigiani e commercianti ancora rimasti? Nel decoro urbano? Nella viabilità? Nei servizi? Nei finanziamenti che non riuscite ad intercettare?
Arriverà per Lei, sindaco TONDO, per la sua giunta e per la maggioranza, il momento della verità? Avrete mai il coraggio di uscire da questa continua condizione capricciosa e adolescenziale ed ascoltare senza paura il pensiero dei Salicesi?
Una società civile non può permettere che la menzogna o l’accusa gratuita ed irresponsabile prevalgano sulla verità, è interesse, dunque, tanto della sua maggioranza Sindaco Tondo, quanto dell’opposizione tutta, fare quadrato intorno alla verità: é giusto non solo che si conoscano e riconoscano le intenzioni e i fatti del governo cittadino, ma anche che si offra al cittadino medesimo uno strumento di giudizio, che sia di apprezzamento o di critica.
Riuscirete un giorno ad ammettere i limiti della vostra azione amministrativa senza accampare scuse, senza prendere per il naso i cittadini, fuorviati da organi di informazione sempre più settari, faziosi e compiacenti, come se a Salice, l’opposizione fosse rappresentata solo da una parte?
Sindaco, Lei, quando sarà in grado di affrontare un dibattito intellettualmente onesto, capace di prendere il posto della retorica politica da quattro soldi, fatto di trovatine, di frasi idiote e senza senso, di vili attacchi personali, di stupidaggini a chilometro zero che deprimono ogni confronto che vuole essere costruttivo? Potrà mai esserci un confronto serio, pacato, interessante e senza infingimenti, ad armi pari, senza sotterfugi e senza ipocrisia? La smetterai mai di drogare ogni dibattito con argomentazioni puerili e sterili?
Invece di lanciarsi in un vero e serio dibattito politico, che dovrebbe sempre prendere il posto dell’offesa e del pettegolezzo, si è arrivati perfino a tirare in ballo in modo falso e strumentale la Parrocchia di Salice, su finanziamenti promessi dal sottoscritto e mai ricevuti (vero soldatino della zia e dello zio?). Anche in questo c’è menzogna e vigliaccheria perché buona parte delle somme sono già state riscosse e solo per problemi burocratici ed amministrativi ancora non si è arrivati al saldo dell’intero importo spettante.
E’ vero – come recita l’antico adagio – che “al peggio – parlo ovviamente della denigrazione, del sospetto sistematico, della malafede … – non c’é mai fine”, ed anch’io vado persuadendomi che in talune circostanze, solo chi é meschino d’animo e di natura può vedere meschinità dappertutto.
A chi assume cariche elettive ed esercita pubblici poteri sono richieste sia specifiche e necessarie competenze, sia un indubbio spessore morale. Se l’amministrazione della cosa pubblica, proprio in quanto pubblica, deve essere estranea da approssimazioni e incompetenze, inefficienze e inerzie, protagonismi e personalismi, a maggior ragione chi ha responsabilità di governo deve essere refrattario ad anteporre agli interessi comuni, (per qualche assunzione temporanea)la difesa d’interessi privati: ne patirebbe solo il vostro tanto caro “bene comune”.
Come vede Sindaco i problemi del mio paese li conosco benissimo e sono qui ancora una volta solerte a denunciarli, cercando di dare il mio modesto contributo dal ruolo di oppositore, stimolandone l’azione sentendomi in questo da sempre impegnato. Altro che ilarità Sindaco qui c’è poco da ridere e niente da divertirsi».