Un automobile si ferma proprio al centro della strada. Dalla vettura scende frettolosamente un uomo, che abbandona la macchina proprio lì, senza pensarci due volte. Quell’uomo era Claudio Paladini, Sindaco di Veglie che, mentre percorreva via F.lli Bandiera, si è accorto di un uomo colpito improvvisamente da un malore.
La persona stava dialogando con un ambulante del posto nel primo pomeriggio di oggi intorno alle 14, quando è stato inaspettatamente colpito da un malore e si è accasciato a terra.
Il dott. Paladini è subito intervenuto in suo soccorso rendendo ancora una volta onore al giuramento di Ippocrate. Giunta l’ambulanza ha continuato a prestare aiuto accompagnando l’uomo in ospedale, anche perché, essendo l’unico medico a bordo ha consentito il soccorso immediato con assistenza.
Nonostante gli impellenti impegni amministrativi il primo cittadino di Veglie ha annullato tutto ciò che aveva da fare, lasciando l’auto per strada incustodita. Nel frattempo sul posto però erano giunti anche i Carabinieri della locale Stazione che hanno provveduto a recuperare la vettura che è stata portata in Caserma da quei militari, in attesa che il Sindaco la recuperasse.
Un grande gesto di altruismo e abnegazione d’altri tempi, esempio fondamentale per i giovani.
Bravo Claudio un esempio unico degno di te.
Quando si leggono notizie di tale portata sono fiera di essere Vegliese ..
Buon lavoro et buon anno
Giovanna Pati
Residente in Svizzera
Dobbiamo fare tutti la stessa cosa sempre!
Innanzitutto un bravo al cittadino sindaco medico!!!!ma nn ci vedo nessun eroismo in questa vicenda!!!!anche un qualsiasi uomo della strada avrebbe fatto qualsiasi cosa figuriamoci un medico!!!!mia figlia è morta perché il medico che la doveva assistere nn è stato capace.su qualche notizia di cronaca abbiamo anche letto che un carabiniere piuttosto che un passante qualsiasi è stato in grado di ridare la vita !!!! Perciò nn vedo tutto questo scalpore,si fosse trattato di un semplice cittadino sarebbe stato più difficile venir all’onor della cronaca docet.