Dino Capoccia denuncia la carenza di attività culturali: «Non sarebbe bene organizzare un’estate salicese?»

Dino Capoccia
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Denuncia di Dino Capoccia, coordinatore Area Popolare Salice Salentino, che evidenzia la carenza, nel Comune, di attività culturali e ricreative durante i mesi estivi.
«Lo spartiacque è il 2 luglio», dice, indicando la data in cui ricorre la fiera mercato comunale come fine di un periodo «molto animato e occorre dire anche bello in cui le diverse Associazioni si cimentano, ognuna per la sua parte, ad organizzare canti, spettacoli, rappresentazioni teatrali, saggi, cortei, presentazioni di libri e ogni genere di intrattenimento».
A loro va il plauso di Capoccia perché capaci di «coprire completamente quello che il Comune non fa da molti anni in occasione dei festeggiamenti della Fiera».
Agli amministratori il biasimo per non essere capaci di animare l’estate di chi non può andare al mare e resta in paese.
Magari con l’aiuto delle opposizioni o di quei meritevoli che contribuiscono prima del 2 luglio al pullulare di eventi.
«Non sarebbe bene organizzare un’estate salicese in cui spalmare quel concentrato cartellone (che viene pubblicato a ridosso della fiera) che sono sicuro attirerebbe anche molti turisti giacchè, la bravura non manca?».
«È di moda regalare ai diciottenni copia della Costituzione italiana, salvo poi rinnegarla immediatamente, visto che il princìpio della solidarietà e della uguaglianza vengono traditi (Art. 3 comma II). Chi può a Torre Lapillo ed il resto seduto vicino casa in attesa che il fato si ricordi di loro», concluse Capoccia.

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