Dico Capoccia attacca l’Amministrazione salicese sullo stabile che accoglie la “Guardia Medica”: «Sembra di tornare indietro nel tempo»

Dino Capoccia
Dino Capoccia

Dura attacco alla maggioranza Tondo da parte di Dino Capoccia, quale rappresentante di un neo gruppo politico, “Salice Popolare” che probabilmente sarà protagonista nelle prossime amministrative.
Sotto accusa lo stabile in via Pascoli, meglio conosciuto come “Guardia Medica” (Servizio di Continuità Assistenziale), sede anche del Centro Vaccinazioni, che serve sia i cittadini di Salice che di Guagnano.
«L’ingresso è protetto da una grata arrugginita, i vetri non sanno cos’è la pulizia. Una volta dentro, sembra di tornare indietro nel tempo, quando la sensibilità verso la vita umana e il diritto alla salute erano manchevoli poiché, si è accolti da una sala grande e vuota, senza riscaldamento di inverno né condizionatori d’estate. Se si è in attesa e si vuole una sedia, manco a parlarne; quello di cui bisogna accontentarsi sono due specie di poltrone sbilenche e sporche, forse recuperate in qualche discarica abusiva di cui il territorio è pieno». Questa è la descrizione dell’immobile fatta da Capoccia che evidenzia anche la situazione disastrosa dei locali che dovrebbero essere adibiti a servizi igienici.
«Quello che è considerato bagno è fuori servizio perennemente, naturalmente con la porta aperta».
Insomma, quella che viene denunciata è una situazione di evidente degrado: polvere, arredi vecchi, muri umidi e sporchi, termosifoni arrugginiti.
«Per ultimo, ma è la cosa più grave, è da segnalare la presenza di due armadi, sempre sbilenchi e arrugginiti, dove sono custoditi documenti personali di pazienti passati nel tempo, completamente alla portata di tutti. Alla faccia della privacy».
Sembra che la situazione non cambi di molto neanche nella zona dedicata ai medici, dove comunque le cose paiono andare leggermente meglio.
Ad aggravare le circostanze c’è il fatto che il Sindaco e presidente del consiglio sono due operatori che lavorano nell’ambito medico sanitario.
Dura la critica. «Questi signori non hanno il tempo e pensiamo neanche la voglia di occuparsi di questioni di loro competenza. Eppure al Comune non costa nulla, tutte le spese sono a carico della ASL. Dunque basta andare dove serve e far valere i diritti dei nostri concittadini».
Palese l’intento di Salice Popolare di scrivere al Prefetto per informare della grave condizione e della necessità di ridare dignità al paese.
Conclude Capoccia, «si parla spesso di cultura, come quando questi mediocri consegnano la Costituzione italiana ai neo diciottenni, ma se la cultura non si trasforma in atti concreti di modernità, di progresso, di evoluzione, di civiltà, non sviluppa il senso di appartenenza, possiamo ben affermare che tutto ciò è aria fritta e allora, speriamo che quella Costituzione gliela rompano in testa perché non ne capiscono il significato. Sono troppo affaccendati a far tornare a casa il Figliol prodigo, una storia che non ci piace e che assomiglia molto ad una barzelletta». 

1 comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *