
Sotto accusa l’ente comunale di Salice Salentino, per irregolarità riscontrate negli esercizi di bilancio degli anni 2011-2012-2013.
Ad evidenziare le situazioni di criticità la Corte dei Conti in Sezione Regionale riunitasi in adunanza pubblica il 24 gennaio scorso.
Sottolineate, in primis, le criticità relative ai debiti fuori bilancio per cui, si legge in sentenza, “quando il fenomeno assume dimensioni rilevanti e reiterate in più esercizi finanziari, è presumibile che gran parte dei debiti fuori bilancio sia riconducibile alla incapacità di porre in essere una corretta politica di programmazione e gestione finanziaria delle risorse e delle spese”.
Evidenziate irregolarità anche nella contabilizzazione e i servizi in conto terzi, nonché la violazione di alcuni parametri di deficitarietà sulla base dei quali, pur non trovandosi Salice in uno stato di ente strutturalmente deficitario, si legge che, “i parametri violati negli esercizi finanziari degli anni 2011 e 2013 dal Comune di Salice Salentino, soprattutto se considerati nella loro contemporanea sussistenza, sono tutti indicativi di gravi problematiche nella gestione della liquidità”.
Di fatto, la Sezione Regionale della Corte dei Conti ha stabilito che le criticità rilevate costituiscono “irregolarità suscettibili di pregiudicare, in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari dell’Ente”.
Questa volta, dunque, ai Giudici Contabili non sono bastate le rassicurazioni dell’Assessore al Bilancio e del Segretario, presentatisi all’udienza in rappresentanza dell’Ente comunale.
Infatti, la Corte ha disposto che “da parte dell’ente siano adottate le opportune misure correttive idonee a superare definitivamente le rilevate criticità” entro il termine di sessanta giorni dalla pubblicazione della sentenza.
«L’attuale situazione certifica la totale inaffidabilità di una maggioranza e di un assessore al ramo che hanno rappresentato in questi anni il nulla. Penso che una tale situazione potrebbe aver indotto il revisore dei conti a rassegnare le dimissioni. Quelli che pensano di poter impartire lezioni di correttezza amministrativa agli altri hanno proceduto, secondo la Corte dei Conti, in maniera irrituale non rispettando i termini e le modalità previste dalla legge», ha dichiarato il consigliere di opposizione Mimino Leuzzi, ora parte della coalizione che si presenterà alle prossime urne con il simbolo “UNITI PER SALICE”.
A lui fa eco Tonino Rosato, candidato sindaco nella stessa coalizione.
«Emerge ancora con forza l’incapacità di un’amministrazione che in questi 5 anni ha prodotto solo ingenti danni alla comunità salicese. Un Sindaco non può manipolare la realtà e mentire ai suoi cittadini, violando i principi fondamentali della Pubblica Amministrazione. Il fallimento amministrativo è sotto gli occhi di tutti e se questa maggioranza avesse un po’ di dignità chiederebbe scusa ai cittadini salicesi», dice Rosato.
Inevitabile l’attacco anche agli uscenti che ripropongono la propria candidatura nelle prossime amministrative.
«Altro che “Salice nel cuore” (nome della coalizione che sarà guidata da Alessandro Ruggeri alle prossime amministrative)! Sarebbe questa l’alternativa? Sarebbe questo il nuovo che avanza? Sarebbero queste le prove generali di una nuova classe che si candida a governare il nostro Paese? Hanno detto che amministrare un paese richiede competenza e preparazione, esattamente il contrario di quello che hanno dimostrato di avere. Sono sicuro che, dalle urne, i cittadini sapranno liberarsi in modo definitivo di questi buoni a niente e capaci di tutto», ha concluso Rosato.
Di certo i due consiglieri di opposizione non nascondono lo sdegno per il comportamento assunto dalla maggioranza che, «davanti a una situazione di evidente gravità, invece di dare seguito alla sentenza, comunicando tempestivamente la pronuncia della Corte dei Conti a tutto il Consiglio, ha preferito non diffondere la notizia ingannando non solo le opposizioni, ma soprattutto i cittadini che queste rappresentano».