Portano via un po’ di tutto, ma l’uva Cardinal è la prima nella lista della spesa ortofrutticola dei ladri che, in questo periodo, stanno setacciando le campagne guagnanesi.
Stando a quanto raccontato da alcuni cittadini, non si sa in quale momento della giornata gli ignoti facciano razzia nei campi; si pensa che i ladri agiscano approfittando dell’assenza dei proprietari durante la notte o nelle ore centrali della giornata quando i campi sono deserti a causa della canicola.
Lo scenario che si presenta agli occhi dei contadini che hanno subito un furto è dei più devastanti, non solo dal punto di vista strettamente materiale, ma anche per il valore affettivo che il contadino nutre nei confronti della propria terra: rami spezzati, fogliame sparso, piante rovinate dalla forza con cui nella fretta la frutta viene staccata gettano nello sconforto chi ha lavorato duramente per un anno intero per poter raccogliere i frutti dei propri sacrifici.
In diversi casi sono stati notati persino solchi nel terreno che lasciano ipotizzare l’ingresso di mezzi per trasportare la refurtiva.
Non si conosco né gli autori né le motivazioni dei furti, se per consumo personale o vendita, ma diversi proprietari hanno segnalato l’accaduto alle autorità competenti.
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