Domenica 5 Dicembre, nella suggestiva cornice del Teatro San Francesco di Ruffano Mario Perrotta e Paola Roscioli, attori di fama sovranazionale, metteranno in scena lo spettacolo “Della madre”, una ricerca umana e drammaturgica che si è avvalsa di un intenso confronto tra l’autore Mario Perrotta e lo psicoterapeuta Massimo Recalcati e che mette sotto la lente di ingrandimento la figura quasi intoccabile della madre.
L’opera costituisce il secondo capitolo della trilogia In nome del padre, della madre, dei figli, le cui rappresentazioni hanno registrato un grande successo di pubblico , riconosciuto e rafforzato dal consenso della stampa nazionale(La Repubblica, Il Sole 24 Ore, Gazzetta di Parma, Il Manifesto, Ateatro).
Fulcro dell’opera è la figura della madre. In particolare, come sostiene Mario Perrotta, si sottolinea il ruolo di quasi sacralità e onniscienza che la rende ingiudicabile, al di sopra del bene e del male- In tale prospettiva, però, si legge una nota di grande amarezza: la donna non è più libera di manifestare la propria fragilità di fronte al compito materno, costringendola a dover esser madre “per sempre”.
L’opera si arricchisce di un significato ancora più profondo grazie alle riflessioni di Massimo Recalcati, il quale sostiene che la maternità diventa patologia quando si passa dalla madre simbiotica, quella che non lascia andare il proprio figlio, la madre del sacrificio , alla madre narcisistica, che vive la maternità come un handicap,una ferita al proprio essere donna.
Nello spettacolo di Mario Perrotta la grande intuizione drammaturgica è la messa in scena non della madre tout court ma della madre come maledizione che passa attraverso le generazioni, una verticalizzazione profonda della questione materna che la psicoanalisi conferma sistematicamente: una donna può vivere in modo libero, creativo, generativo il rapporto con i propri figli solo quando ha fatto il lutto della propria madre.
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