Giovedì 1 Settembre, come anticipato in un precedente articolo, ha brillantemente preso il via la rassegna letteraria ‘Raccogliere…voci, storie, esperienze’ nell’ambito della Biblioteca del Negroamaro e delle Terre d’Arneo, con una buona partecipazione di pubblico e un’autrice, Anilda Ibrahimi, che ha catturato l’attenzione con la sua empatia e le tematiche di grande valore storico-sociale contenute nel suo libro ‘Volevo essere Madame Bovary’, pubblicato da Einaudi.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco François Imperiale, dell’Assessora alla Cultura e allo Sport Mimma Leone e una breve introduzione della Presidente Loredana Gianfrate, Anilda ha dialogato con la scrittrice e giornalista Valentina Perrone.
“La presentazione del libro di Anilda Ibrahimi ha dato il via ad una rassegna letteraria che sicuramente apre una nuova fase della nostra Biblioteca di comunità. Si preannuncia un Autunno ricco di appuntamenti, che permetterà di respirare cultura in un luogo davvero unico e ricco di fascino. L’appuntamento con la bravissima scrittrice ha offerto molti spunti non solo dal punto di vista letterario, ma anche di approfondimento politico e pedagogico”, così afferma il Sindaco François Imperiale.
Infatti, Anilda Ibrahimi , autrice albanese residente in Italia , ha sottolineato l’importanza della lettura come arricchimento personale oltre che come chance per diventare scrittori, affermando che “Non tutti i lettori diventano scrittori, ma un bravo scrittore ha sicuramente letto molto”. Continua il suo racconto dicendo di aver riempito molti spazi della sua vita leggendo. Durante la piacevole chiacchierata con Valentina Perrone, sono stati trattati con tocco leggero alcuni nuclei tematici del libro molto forti : attraverso il racconto della trama che riprende la vita della protagonista, l’autrice ha posto l’accento sulle “storie e situazioni generazionali” che non riguardano la sua vita vissuta, in quanto dichiara di non scrivere autobiografico, ma “lo storico” che ha riguardato intere fasce generazionali, appunto. L’autrice ha utilizzato continui flashback verso quella che è stata la vita d’infanzia dell’eroina del libro, verso la sua adolescenza, per richiamare l’attenzione su tutte quelle restrizioni tipiche del patriarcato che la donna subiva in passato. Il tutto contornato da queste eroine dei grandi classici, presenti nel libro, a cui la protagonista si ispira continuamente: lei ama queste eroine accomunate, da un lato, dall’aver concluso tragicamente la loro vita,dall’altro, dal fatto di aver tutte rincorso i loro sogni, proprio come cerca di fare la protagonista.
E’ certamente un libro forte, dove, nel racconto dettagliato degli episodi, si ravvisano chiaramente i riferimenti alla dittatura del patriarcato, su come la donna venisse considerata dagli uomini e su come fosse privata di tutto ciò che caratterizza la femminilità oggi.
“Siamo molto contenti di questo Progetto nascente, perché è frutto di una forte sinergia fra l’Amministrazione e la bellissima realtà rappresentata da Imago, società cooperativa che gestisce la nostra Biblioteca del Negroamaro e delle terre d’Arneo. Non potevamo che partire da qui per avviare un percorso formativo e culturale in grado di coinvolgere in maniera trasversale tutte le fasce della cittadinanza, allo scopo di rendere questo territorio sempre più vivace, in continuo fermento. Ci riusciremo se saremo in grado di fare rete con tutti i soggetti presenti nella nostra comunità, dalle Scuole alle Associazioni. La Biblioteca sarà uno dei luoghi principali in cui questi mondi potranno incontrarsi e condividere esperienze di scambio e crescita, senza alcuna preclusione. La partecipazione al primo incontro della rassegna ‘Raccogliere’, mi fa pensare che la strada intrapresa sia quella giusta, perché va proprio in questa direzione. Siamo solo all’inizio; andremo avanti coinvolgendo autori e operatori culturali del posto, ma anche nomi del panorama letterario nazionale, perché è bello e altrettanto utile confrontarsi, con altre realtà, andare oltre, esplorare l’altro e l’altrove. Partiremo dai libri, dalla lettura, accogliendo le storie come pretesto per sollecitare le coscienze individuali e quella suprema, comunitaria. Con Imago, però, c’è anche l’intenzione di aprirsi ad altre espressioni artistiche, a partire da quella visiva e cinematografica. L’Amministrazione si impegna, inoltre, a creare connessioni anche con altri luoghi simbolo del territorio, e magari, nel tempo, aggiungerne di nuovi”, così Mimma Leone.
Infine, la dott.ssa Gianfrate aggiunge: “ La biblioteca pubblica rappresenta, in primis, il ‘luogo’ delle storie che si leggono, si raccontano, si raccolgono. La promozione della lettura è una delle direttrici fondamentali del nostro Progetto, al fine di sostenere l’idea della lettura come ‘un’invenzione umana’, come ‘un’arte e un’abilità che si impara dall’esperienza: “i lettori nascono da altri lettori”. La rassegna si intitola, appunto, “Raccogliere…voci, storie, esperienze”, ma va ricordata una delle leggi della biblioteconomia: le storie contenute nella fisicità dei libri negli scaffali, devono potersi animare, diventare feconde e far nascere nuovi lettori, grazie all’incontro diretto con gli autori, indurre ad ascoltare, condividere, comprendere, confrontarsi”.
Al termine della presentazione, la serata è stata allietata da una degustazione dei vini offerta da Feudi di Guagnano, che la stessa autrice ha molto gradito.
Appuntamento al prossimo evento della rassegna letteraria.
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