Nella giornata di ieri, tramite post pubblico sulla loro pagina social, il gruppo di minoranza “X Guagnano e Villa” ha reso noto una sentenza della Sezione del TAR di Lecce, nei confronti di un’operatore di telefonia, riguardo un’antenna correlata di traliccio.
Mesi fa, la nostra redazione riportò la notizia dell’installazione di un’antenna del ripetitore Iliad, nei pressi del Centro Storico di Guagnano.
Quest’ultima causò polemiche, soprattutto negli abitanti della zona, mettendo in allarme entrambi i gruppi di minoranza che presentarono le loro preoccupazioni ed eventuali suggerimenti.
Secondo quanto riportato nel post pubblico del gruppo di minoranza “X Guagnano e Villa”, con sentenza n. 1212 del 06 ottobre 2023, pubblicata il 31 ottobre 2023, la III Sezione del TAR Lecce, a firma del Presidente Enrico D’Arpe – Estensore Patrizia Moro, ha respinto il ricorso proposto da un operatore di telefonia avverso il diniego all’installazione di un’antenna di telefonia del Comune di Arnesano.
Nello specifico, il provvedimento comunale era intervenuto decorso il termine di 90 giorni dalla presentazione della SCIA e, quindi, secondo la società ricorrente, era ormai superato il termine il quale il Comune poteva intervenire, essendo maturato il silenzio – assenso sull’installazione del privato.
Secondo il Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce, in caso di realizzazione di tralicci e di antenne di notevoli dimensioni, specie se accompagnate da rilevanti opere di trasformazione del territorio, è necessario richiedere il rilascio del permesso di costruire e non una SCIA.
“Nel momento dell’installazione” – afferma il Sindaco di Guagnano, Francois Imperiale – “abbiamo provveduto a presentare provvedimento di sospensione dei lavori e ripristino dei luoghi, impugnato dalla società Iliad presso il TAR Lecce. Il nostro Comune ha appena deliberato di procedere all’incarico al legale che ci difenderà davanti al TAR, perciò, ad oggi, è in corso un contenzioso tra Iliad ed il Comune di Guagnano davanti al TAR”.
“Come già in precedenza rappresentato durante l’incontro pubblico svoltosi con la cittadinanza qualche mese fa in piazza” – affermano i Consiglieri di Minoranza Verdoscia, Catarozzolo e Rucco – “ribadiamo che ad oggi siamo ancora in attesa di conoscere le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione a non agire tempestivamente, non nei termini dei 90 o 60 giorni previsti dalla legge, ma bensì nei primi 30 giorni dalla presentazione della pratica di installazione. Secondo il nostro parere, se il Sindaco, o in alternativa la sua Vicesindaca, si fosse mosso tempestivamente a riguardo, tenuto conto della questione molto delicata che interessa l’ambiente e la salute dei cittadini, questione a nostro avviso prioritaria rispetto ad ogni altra iniziativa comunale, è probabile che la situazione si sarebbe potuta risolvere o fermare senza procedere ad un contenzioso che, inevitabilmente, causerà un dispendio di soldi pubblici. Restiamo vigili sulla questione”.
Salento Informa resterà vigile ed attento alla situazione in attesa di nuove informazioni.