Lucio Palaia ai Campionati Italiani Allievi: tra orgoglio, dolore e coraggio

Domenica 29 giugno, allo stadio Guidobaldi di Rieti, Lucio Palaia ha rappresentato con orgoglio la sua terra e la sua società, l’Abacus, partecipando ai Campionati Italiani Allievi. Un’esperienza unica, attesa da tempo, che purtroppo non si è trasformata nella festa che poteva essere. Ma resta una giornata da ricordare, vissuta con grinta e coraggio, che lascia il segno nel cuore di chi c’era.

Il destino ha voluto che, proprio una settimana prima, Lucio conquistasse la vittoria alle finali regionali di Taranto, domenica 22 giugno. Un successo straordinario, ma dal retrogusto amaro: durante la competizione si è procurato un infortunio al piede di stacco, poi diagnosticato dal medico dello sport come un’infiammazione al tendine peroneale. Una lesione che richiede settimane di riposo, non certo i pochi giorni che lo separavano dal grande appuntamento di Rieti.

E allora… si è deciso di provarci comunque. Troppo importante l’occasione per rinunciare. Troppo forte la voglia di confrontarsi con i migliori atleti italiani di categoria, di sentirsi parte di una squadra nazionale, di vivere quell’atmosfera unica che solo i grandi eventi possono regalare.

Sabato la partenza per Rieti, l’arrivo in serata, il sopralluogo dello stadio, qualche saluto agli amici già in gara e poi cena e riposo. Domenica mattina sveglia presto, colazione alle 7:15 allo stadio, ritiro del pettorale e inizio della routine pre-gara. Alle 10:00 la presentazione ufficiale e l’inizio della gara di salto in alto.

Lucio parte bene: 1,75 superato senza problemi, 1,80 anche. Per 1,85 ci vogliono due nulli, ma arriva il salto buono. 1,90 lo salta al terzo tentativo, con determinazione, ma anche con dolore sempre più forte. Il piede fa male, troppo per andare avanti. Anche se avrebbe voluto provarci fino a 1,95, la gara si ferma lì.

Ma non si ferma il valore dell’impresa. Lucio chiude con il quarto miglior risultato utile della manifestazione, pur gareggiando in condizioni fisiche lontane dall’ideale. Ha mostrato forza mentale, maturità, voglia di lottare. In pedana, non è sembrato affatto un atleta “di provincia”, ma un giovane determinato a dare il massimo, nonostante tutto.

Un plauso a lui, alla famiglia che lo sostiene sempre, al gruppo di amici e compagni di allenamento, al tecnico Giovanni Dell’Atti e a tutta la società Abacus, che lo accompagna in questo percorso. Allenarsi per il salto in alto senza nemmeno lo spazio adeguato per la rincorsa sembra quasi una contraddizione. Eppure è da lì, da quella realtà difficile, che è venuto fuori un atleta con talento e carattere.

Ad maiora, Lucio. Il meglio deve ancora venire.

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