Il consigliere Ianne accusa la Giunta Tondo: «Scelte antipopolari. Ormai è lontana dalle esigenze dei cittadini»

Gaetano Ianne, consigliere d'opposizione del Comune di Salice (foto Luca Ciccarese)
Gaetano Ianne, consigliere d’opposizione del Comune di Salice (foto Luca Ciccarese)

Manca un anno all’elezione del prossimo consiglio comunale e Gaetano Ianne, ora consigliere di opposizione, contesta l’operato della maggioranza Tondo di cui, fino a poco tempo fa, faceva parte.
«L’Amministrazione fa scelte antipopolari ed è ormai lontana dalle esigenze dei cittadini», dice Ianne per cui è ormai evidente che il sindaco stia continuando ad operare senza il sostegno dei suoi assessori.
«Ormai – dice – le riunioni di Giunta si tengono solo di mattina e gli amministratori, sempre assenti il pomeriggio e la sera, non riescono ad affrontare i problemi seri del paese. Nessuna attenzione c’è per l’abbattimento delle barriere architettoniche che impediscono ai disabili di entrare in importanti esercizi pubblici come, ad esempio, la farmacia di via Roma. Dopo aver innalzato al massimo le tasse comunali, i cittadini si aspettavano servizi accettabili. Invece la spazzatura, la situazione ambientale e il verde pubblico rimangono inadeguati. In questi giorni, addirittura, la Giunta ha pure deliberato di togliere i semafori, da tempo inattivi per carenza di fondi. Eppure i soldi, per tante manifestazioni inutili si trovano», sostiene Ianne che accusa la maggioranza anche di insensibilità visto che, a suo dire, si negano contributi economici, anche minimi per l’acquisto di beni necessari quali sono i farmaci.
Per Ianne la maggioranza sarebbe colpevole anche di non aver iniziato i lavori già appaltati per la sistemazione del canile e di non essere intervenuta per il problema «acqua»«sfratti» alle case popolari.
Altra questione scottante è il mutuo contratto con la cassa depositi e prestiti per un importo di 500mila euro, accollato per la sistemazione delle strade interne.
«Il maxi prestito – conclude Ianne – graverà sulle nostre teste. Quello delle strade è problema annoso, ma il modo migliore per risolverlo era intercettare altre forme di finanziamento, magari a fondo perduto».

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