Stasera a Salice Salentino si apre la terza edizione della Biennale delle Arti

La Chiesa di Santa Maria
La Chiesa di Santa Maria

Dopo le due precedenti fortunate edizioni, la prima nel 2012 dedicata al grande Poeta Salentino Vittorio Bodini e la seconda dedicata, nel 2014, al maestro d’Arte Contemporanea Sandro Greco, in questa terza edizione lo sguardo si volge alla Misericordia con chiaro riferimento al Giubileo del 2015 indetto dal SS. Papa Francesco.
Evento culturale che si terrà a Salice tra il 13 e il 22 ottobre e che rientra in un ciclo di incontri «finalizzati alla divulgazione dei linguaggi della contemporaneità e al confronto delle diverse espressioni dell’arte» dove filo conduttore è l’idea che il rifugio nella Misericordia Divina si possa palesare attraverso opere figurative, astratte, informali.
Anche in questa edizione la manifestazione è stata organizzata e curata dal Centro Sociale Parrocchiale “Don Mario Melendugno” e patrocinato dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Lecce, dall’Unione dei Comuni, dal comune di Salice, dal Cuis, in collaborazione con la Rettoria della Chiesa di Santa Maria delle Grazie e sponsorizzata da ArteGrafika.
Durante l’inaugurazione, che avrà luogo presso la chiesa di Santa Maria dalle ore 18.30, interverranno il Sindaco di Salice Tondo, Mons. Fabio Ciollaro, Vicario Generale della Diocesi di Brindisi-Ostuni e il Prof. Massimo Guastella, docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università del Salento.
Il 19 ottobre, alle ore 19.00, nella stessa sede, un momento di musica, Arte e teatro, e il 22 ottobre, alle ore 18.30, la conclusione della Biennale con la presentazione del catalogo e la consegna del trofeo della Biennale agli artisti.
Partecipano con le loro opere: Sandro Greco, Massimiliano Alfarano, Carlo Arnesno, Fiorella Cassani, Antonio D’Amone, Roberta Doria, Rino Fantastico, Enzo Fina, Pina Gorgoni, Giovanni Greco, Rev. Michele Arcangelo Martina, Angelo Monte, Tania Pagliara, Gino Palazzo, Adolfo Passione, Dario Protopapa, Luigia Rizzo, Sr. Loreda Spagnolo, Teresa Vallone.

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