“Opalka”, tra arte e psicologia: il nuovo singolo del rapper guagnanese Gaston con Marco Killah e DNL BLZ

Gaston e Marco Killah (foto Angelo Iaia)
Gaston e Marco Killah (foto Angelo Iaia)

È uscito “Opalka”, l’ultimo singolo del rapper guagnanese Gaston, al secolo Giuseppe Tafuro, estratto dal nuovo album “Per il Clap vol.1”. Dopo la title track, “Rime di notte n.1” e “Berlino non lo sa”, in Opalka si potranno ascoltare i primi featuring con Daniele Bleedz per il beat e con Marco Killah al microfono insieme a Gaston.

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Il titolo del pezzo è un omaggio all’artista franco-polacco Roman Opalka, ossessionato dall’incedere inesorabile del tempo, tanto da utilizzarlo come soggetto indiscusso di una serie di tele delle medesime dimensioni, sulle quali, giorno dopo giorno, ha scritto i numeri dall’1 fino all’infinito, continuando sulla tela successiva non appena lo spazio su quella corrente terminava. Una sorta di sfida contro il tempo che l’artista ha voluto sancire con il suo progetto denominato, per l’appunto, «Opalka. 1965/1-infinito».
Da questa peculiare esperienza artistica, nasce l’ispirazione per l’ultimo singolo di Gaston, in cui fluisce, oltre che il tempo, una quanto mai eterogenea commistione di esperienze, città, viaggi e personalità.
«Impressionare è stato sempre un obbiettivo; un po’ come impersonare, come ritrarre me che vivo», dice Marco Killah. Le rime dei rapper entrano in perfetta sintonia con il beat di DNL BLZ e con il video di Federico Durante che spiega: «Invece di inquadrare e scattare, inquadravo e filmavo, e cosi mi sono ritrovato un archivio di “videografie”».

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