
I fatti risalgono al 2014 quando R.F., 56 anni di Veglie, autista di pullman, fu arrestato per raggiro ai danni di giovani disoccupati.
Una maxi truffa organizzata dal vegliese che, “giocando” sulla necessità di tante persone di trovare un lavoro, prometteva rapida occupazione in cambio di denaro.
I Carabinieri dell’Aliquota operativa della Compagnia di Campi S. e della Stazione di Veglie, mediante una trappola, avevano smascherato il truffatore che all’epoca fu posto agli arresti domiciliari. Dopo aver subito poi un processo per direttissima per tentata truffa, patteggiò la pena a nove mesi. Ma, dalle indagini eseguite, sono emersi altri elementi che avrebbero avviato un’altra inchiesta, disposta dal Sostituto Procuratore Elsa Mignone e di cui poi si è occupato il pm Antonio Negro.
Da ciò è venuto a galla che il 56 enne di Veglie aveva il compito di individuare le vittime del raggiro garantendo un lavoro in cambio di denaro e poi sarebbe subentrato il finto dottore S.L., 58 anni di Montalbano (Br), che si spacciava appunto per un medico che praticava visite psicoattitudinali in un locale della stazione ferroviaria di Bari, per aspiranti lavoratori.
Oltre a tanti leccesi, la truffa ha coinvolto anche cittadini di San Donaci e San Pancrazio Salentino per almeno altre 30 persone truffate .