Con l’accusa di stalking è stato condannato ad un anno e due mesi di reclusione J.P.S., operaio 50enne di Veglie ed assolto dall’accusa di maltrattamenti poiché il fatto non sussiste a fronte della richiesta di tre anni di reclusione.
Su disposizione del Tribunale è stato anche decretato il risarcimento del danno, da stabilire in separata sede ed una provvisionale di 7.000 euro per la ex moglie, da un anno separata dal marito e costituita parte civile con il legale Florinda De Carlo. L’imputato era invece difeso dall’avvocato Chiara Spagnolo che aveva chiesto l’assoluzione del suo assistito in formula piena, mettendo in risalto l’inattendibilità della persona offesa e di alcuni testimoni.
Le indagini erano state avviate dai Carabinieri di Veglie in seguito alla denuncia presentate dalla ex moglie di J.P.S. Gli accertamenti, disposti dal sostituto procuratore Carmen Ruggiero, avrebbero fatto emergere i vari episodi di violenza che avvenivano all’interno delle mura domestiche in cui l’uomo avrebbe picchiato ripetutamente la donna procurandole diverse ferite su tutto il corpo in seguito a calci e pugni, accompagnati da minacce ed offese. In una occasione avrebbe anche schiaffeggiato la figlia che tentava di fermarlo per difendere la madre.
La donna, ad integrazione di denuncia, avrebbe anche segnalato pedinamenti, appostamenti e ripetuti messaggi di offese e minacce; proprio per tali comportamenti, era stato disposto nei confronti dell’uomo il divieto di frequentare i luoghi della persona offesa.
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