Domani sera nella sede di Fotofucina di Salice un incontro con Sergio Ramazzotti

Sergio Ramazzotti
Sergio Ramazzotti

«In ogni guerra che ho documentato, a forza di guardare avanti (operazione dolorosa) ho trovato in fondo alla strada quella bellezza che mi aspettava. Sì, sembrava aspettasse proprio me, per restituirmi la speranza nell’essere umano che mi pareva di aver perduto, per strapparmi un sorriso al termine di una giornataccia deprimente, per consolarmi quando ero certo di essermi venduto l’anima. In altre parole: per salvarmi o redimermi», dice Sergio Ramazzotti, il fotografo, giornalista e scrittore che l’associazione Fotofucina di Salice si propone di ospitare nell’ambito dell’edizione 2017 di FotoArte in Puglia – Festival della Fotografia.
La bellezza e la difficoltà dei luoghi che Ramazzotti ha fotografato e il tormento vissuto, dove la guerra devasta e toglie l’umanità, saranno alcuni temi che il fotografo affronterà durante l’incontro di domani alle ore 19.30 presso la sede di Fotofucina a Salice.
Dopo la sua testimonianza, ci sarà l’inaugurazione della mostra collettiva dal tema “Cerchiamo Bellezza”, «uno sguardo tra le pieghe di una società multiculturale che può essere un punto di partenza e le cui sfumature non possono che essere meravigliose, se l’accoglienza e la conoscenza diventano strumento di apprezzamento della straordinaria unicità di ognuno di noi».
Citando Antonio Ciniero, sociologo delle migrazioni che interverrà all’incontro, «Cerchiamo bellezza prova a creare altri spazi di visibilità, vuole soffermarsi su altre possibilità. Prova a raccontare, con semplicità e immediatezza, un modo diverso di guardare alle migrazioni, fermando l’occhio della fotocamera sui tanti cittadini di origine migrante che abitano le nostre stesse città, i nostri stessi paesi, spesso non visti, non conosciuti».

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