Sagra dell’Assunta, il Sindaco di Salice Rosato chiarisce la sua posizione in un post su Facebook

Il sindaco di Salice, Tonino Rosato (foto Luca Ciccarese)

Dopo le critiche giunte all’attuale amministrazione di Salice in merito alla responsabilità che il sindaco Rosato e i suoi assessori avrebbero avuto per i mancati festeggiamenti della sagra “Madonna dell’Assunta”, è proprio il primo cittadino a chiarire la questione.
«Sono costretto, mio malgrado, ad intervenire pubblicamente in merito ad alcune dichiarazioni che riguardano me e l’amministrazione che rappresento», scrive Rosato in un post su fb, intenzionato a smentire attestazioni, a suo dire, “mendaci”.
«Per fare chiarezza e soprattutto per rispetto di quei cittadini a cui è stato riferito che l’amministrazione non ha voluto concedere l’utilizzo di Piazza Plebiscito, mi preme fare alcune precisazioni.
Pochi giorni prima della Festa, a chi si è recato presso gli uffici comunali, per chiedere informazioni sulla documentazione da produrre per utilizzare la piazza per la sagra, è stato prontamente risposto. Il personale comunale ha anche spiegato quali sono le nuove indicazioni trasmesse dalla Prefettura di Lecce in merito alle misure di safety e securety previste per le manifestazioni pubbliche 2017, secondo quanto determinato dal Ministero dell’Interno.
Dopo aver preso atto di ciò, da parte degli organizzatori della sagra non è pervenuta alcuna richiesta per l’utilizzo di spazi comunali», puntualizza il Sindaco.
A detta del primo cittadino, dunque, e a dispetto di chi nei giorni scorsi ha sostenuto il contrario, sembra che la sagra, che quest’anno avrebbe festeggiato i dieci anni, non ci sia stata per intenzione degli organizzatori e non degli amministratori.
D’altronde Rosato chiarisce che l’amministrazione sarebbe stata ben lieta di aderire all’iniziativa.
«Come abbiamo spesso ribadito, è nei nostri programmi dare visibilità alle tradizioni locali, assecondando un turismo culturale ed enogastronomico, che non è solo stagionale e che, come spesso accade, crea le condizioni per sostenere l’economia locale.
Di certo non abbiamo interesse a ostacolare, come qualcuno ha voluto dire, alcuna manifestazione legata alla nostra cultura, se non altro perché contravverremmo alle nostre linee programmatiche», conclude.

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