Uova contaminate, l’azienda spiega il suo punto di vista

Immagine di repertorio

Dopo il sequestro delle uova contaminate da Fipronil, non tarda ad arrivare la risposta della ditta interessata. Portavoce dell’azienda agricola “La Vegliese” è l’avvocato Francesco Milanese che ha confermato che l’azienda sia stata sottoposta ad un controllo disposto dal piano straordinario del Ministero della Salute e poi eseguito dalla Asl di Lecce.
«L’azienda – spiega il legale della ditta – ha disposto il ritiro immediato del lotto, precisando che allo stato non vi sono rilievi di contaminazione su altri lotti e che sono in corso altre analisi per confermare o escludere la positività; i valori riscontrati sono comunque ben al di sotto della soglia di tossicità acuta per l’uomo, il limite è di 0,72».
L’azienda vegliese tiene anche a sottolineare di non aver mai utilizzato antiparassitari o altre sostanze che potessero contenere Fipronil: «I controlli da parte della Asl e dei NAS – continua l’avvocato – hanno escluso la presenza di tali sostanze presso lo stabilimento. Quanto ad eventuali fattori esterni, l’azienda precisa che ha sempre utilizzato mangimi di elevatissima qualità, acque provenienti da acquedotto pubblico ed ha seguito le regole di prevenzione e di autocontrollo in materia igienico-sanitaria imposte dalla legge e che confida nelle attività di indagine da parte delle autorità competenti».
La ditta, inoltre, ha affermato di non condividere l’allarmismo che si è generato nelle ultime ore perché “frutto di una sovraesposizione mediatica del caso Fipronil e che rischia di vanificare l’impegno assunto nel corso degli anni per garantire la qualità e la sicurezza dei propri prodotti e, pertanto, diffida anche dall’eventuale diffusione di notizie non veritiere”.

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