
Con un pubblico comunicato il Meetup “Veglie 5 Stelle” riporta ancora una volta all’attenzione dell’amministrazione l’area mercatale di Veglie:
«Si dice che la calma sia la virtù dei forti – spiegano dal Meetup – ma se per calma si intende il più assoluto immobilismo, il concetto cambia. Lo scorso dicembre, il consigliere di maggioranza Miccoli affermava in un’intervista a Controvoci, che l’area mercatale “Dal punto di vista infrastrutturale, consta di due locali pronti per essere attivati. Non manca nulla, ci sono anche i bagni” e addirittura aggiungeva che “Il padiglione di destra è stato pensato come area bar. […] e si sta pensando ad un bando dove gli oneri delle riparazioni siano a carico del vincitore…” e ancora che “L’altra parte dell’edificio sarà utilizzato come ufficio per i vigili urbani”.
Facile no? Le idee dell’amministrazione sembrano abbastanza chiare. In tal caso, come mai queste idee, da dicembre 2016, non si sono ancora concretizzate? Quali sono i reali impedimenti?
Ce lo spiega il puntualissimo Miccoli nella stessa intervista, asserendo che il vero problema è rappresentato dall’aggiornamento del Piano Urbano per il Commercio sulle Aree pubbliche: “Il lavoro di aggiornamento è piuttosto complesso, credo che nell’organico comunale non esista una figura in grado di prepararlo, anche perché i nostri tecnici sono oberati di lavoro. Quindi, molto probabilmente, si darà l’incarico ad un tecnico esterno.”
Ora, sorvolando il fatto che prima di addentrarsi in deduzioni a nostro parere azzardate un qualsiasi amministratore dovrebbe conoscere a menadito le competenze dei dipendenti comunali, o quantomeno informarsene accuratamente nel momento in cui si deve procedere a lavori di simile importanza per il territorio, ammesso e non concesso che quanto dichiarato dal consigliere sull’incapacità e sulla mole di lavoro dei tecnici del comune sia vero, la domanda sorge spontanea: che fine ha fatto il tecnico esterno? Come mai nessun cittadino sa nulla di questa figura, che nel frattempo è diventata mitologica, la quale dovrebbe risolvere le sorti di un’area abbandonata a sè stessa da anni ed anni? Non vorremmo mai che si fosse perso nel tragitto che separa la sua abitazione dal comune vegliese e nessuno in questi lunghi mesi ne avesse denunciato la scomparsa.
Inoltre, sempre il medesimo articolo, riporta l’ennesima affermazione del consigliere riguardante l’integrazione della Bolkestein, direttiva che i commercianti ambulanti italiani hanno largamente contestato nel 2016, per tali effetti è stata prorogata la scadenza entro il 31 dicembre 2018. Queste dichiarazioni fanno intendere che l’amministrazione non ha mai dialogato con i commercianti cercando un accordo tenendo conto delle esigenze di ciascuno.
Nonostante il meetup “Veglie 5 Stelle” si sia attivato pochi mesi dopo quella dichiarazione per comprendere il motivo per cui non sia stata effettuata alcuna procedura di inizializzazione relativa a tale progetto, questa amministrazione è rimasta silente, nessuno ne parla più, è come se la struttura non esistesse, eppure sulla base delle dichiarazioni esposte doveva iniziare a muoversi qualcosa entro la fine del mese di dicembre 2016.
Attendiamo ancora risposte da parte dell’amministrazione che puntualmente nei Consigli Comunali lamenta il “Sistema Veglie” e la mancata comunicazione con i cittadini quando loro ne sono la causa».