“Le Congiunzioni della distanza”, la scrittrice guagnanese Mimma Leone annuncia l’uscita del suo nuovo romanzo

Mimma Leone

Reduce dal successo della due prime opere: “Il mare per le conchiglie” e “L’Angelo Imperfetto”, la scrittrice e giornalista guagnanese Mimma Leone ritorna sulla scena editoriale con un nuovo romanzo. “Le Congiunzioni della distanza”, edito dalla viterbese Alter Ego, è un vero e proprio thriller psicologico che contiene elementi del giallo moderno e del memoir. È un libro che ti tiene col fiato sospeso, che ti appassiona e intriga.

«È innanzitutto un romanzo di formazione – afferma l’autrice – che nasce da un lavoro di ricerca portato avanti con amore e impegno, senza scorciatoie né vie preferenziali». La vicenda ruota attorno a Ginevra Carrara, un’affascinante antropologa che lavora a Venezia ma si ritrova perennemente in viaggio, fuori e dentro di sé. Costretta a soggiornare nel Salento per contribuire alle indagini sulla scomparsa dell’amica Anna, riscopre la Baia del Diavolo, misterioso scenario della sua infanzia, e tutti quei luoghi che la legano alla storia, travagliata e complessa, della sua famiglia. Per Ginevra non mancheranno i dilemmi sentimentali, derivanti da un rapporto mai risolto con l’ex compagno Davide e la passione per un enigmatico giornalista.

«L’incedere letterario – continua Mimma Leone – è corredato da tocchi di psicologia, suggestionifilosofiche e oniriche che fanno parte del mio stile e che mi auguro saranno ancora una voltaapprezzati da lettori e lettrici. Ringrazio Alter Ego, nella persona di Danilo Bultrini, per avercreduto in questo lavoro investendo nella mia scrittura. Si tratta di una casa editrice che applica unaselezione severa, accurata, di qualità, e questo mi rende ulteriormente orgogliosa anche perchéritenevo giusto affidarmi a un editore ben strutturato per un romanzo che, sia nelle tematiche, sianella versatilità del genere, risulta di ampio respiro. Diego Di Dio, l’editor che mi ha seguita e da cui ho imparato molto, nella quarta di copertinadefinisce la mia opera ambiziosa, intima e necessaria. Credo che come biglietto da visita nonpotessi desiderare di meglio.»

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