XIII edizione Premio Terre del Negroamaro: considerazioni e riflessioni

In un articolo precedente della nostra redazione è stata raccontata la bellissima cornice della
serata della XIII edizione del Premio Terre del Negroamaro a Guagnano. Ora, Salento Informa
riporta qui di seguito un’intervista agli Amministratori e al Referente del CTO, che hanno costruito
l’apparato organizzativo di questo straordinario evento. Un evento che continua ad accendere i
riflettori sul nostro paese, mettendone in risalto le risorse produttive ed umane:
Sindaco, François Imperiale:
XIII Edizione del Premio Terre del Negroamaro, un’edizione particolare per varie
motivazioni: prima edizione dopo le restrizioni per l’emergenza pandemica, prima edizione
della neoletta Amministrazione da lei rappresentata. Quali sono state le peculiarità e quali
le criticità di questa edizione del Premio Terre del Negroamaro?
“ Per quanto riguarda le peculiarità di questa edizione, va sottolineato il notevole investimento in
un piano di comunicazione fortemente innovativo ed efficace. E il video promo di animazione ne è
la testimonianza, video per la cui realizzazione ci siamo affidati al talento di Betti Greco.
Importante è stato anche l’investimento sui social media, ormai canali di comunicazione molto
forti ed efficienti: il fatto che tanta gente sia venuta nonostante siamo partiti tardi, sta a
dimostrarlo. Abbiamo anche voluto curare nei particolari l’allestimento, cercando di raccontare le
nostre peculiarità e le nostre tradizioni, anche attraverso l’uso di strumenti finora non utilizzati,
per esempio quello delle luminarie, che fortemente ci caratterizzano e sulle quali la Regione Puglia
sta facendo un lavoro di promozione e caratterizzazione notevole. Inoltre, l’uso di fiori veri
nell’allestimento di tutte le zone del centro storico sta a dimostrare una particolare attenzione
verso dettagli che colpiscono il turista e il visitatore.
Le criticità sono state innanzitutto i tempi molto ristretti, e questo ci ha indotto a lavorare in
condizioni molto difficili, che non saranno più ripetibili, per ovvie ragioni, nel corso di questo
mandato. L’aspetto sperimentale della collocazione delle cantine e delle gastronomie in una nuova
formula ha sortito effetti positivi, ma ha anche mostrato delle criticità, come quello dell’eccessivo
ingorgo in alcune zone, un aspetto sul quale adesso abbiamo il tempo di studiare per trovare una
nuova formula, che sia una soluzione mediana tra ciò che era l’inizio del Premio e ciò che abbiamo
sperimentato quest’anno”.
Nonostante i tempi ristrettissimi in cui l’evento è stato organizzato e le criticità da lei
evidenziate, anche questa edizione del Premio è stata un’edizione di successo. Quali sono
state le difficoltà che avete incontrato nell’apparato organizzativo e quali i punti di forza
che vi hanno permesso di superarle?
“Le difficoltà nell’apparato organizzativo sono state sicuramente il reperimento delle risorse
economiche. Abbiamo dovuto fare un lavoro gigantesco in pochissimo tempo per avviare contatti
con la Regione, con gli sponsor, con tutti gli enti e l’Unione dei Comuni che, solitamente,
finanziano il Premio e lo abbiamo fatto in tempi ristrettissimi, ottenendo anche risultati
sorprendenti in quanto, in pratica, l’edizione di quest’anno è stata quasi completamente
finanziata da fondi non comunali. Un reperimento di risorse che è partito molto tardi, anche a
causa del fatto che il Comune doveva ancora approvare il Bilancio di previsione. E questo è stato
un grande lavoro che si è dovuto sovrapporre a quello dell’organizzazione del Premio. Pertanto,
Luglio e la prima parte di Agosto sono stati periodi davvero difficili per quanto riguarda
l’organizzazione della macchina che sta alle spalle di un grande evento come questo.
I punti di forza sono stati un forte spirito di collaborazione tra l’Amministrazione, i funzionari e i
dipendenti presenti in quel periodo in Comune, un periodo in cui c’era molto personale in ferie e,
durante il quale, chi ha lavorato ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, dando all’Amministrazione, in
questo senso, un contributo davvero decisivo. E poi la forte presenza di tutti gli Amministratori , la
capacità innovativa e di slancio di un’Amministrazione sostanzialmente giovane, hanno permesso
innanzitutto al Sindaco di trovare il coraggio e la capacità di raccogliere la sfida di un Premio che,
sostanzialmente, dal punto di vista operativo, è stato organizzato in appena 20 giorni”
Lei parla spesso di emozioni legate all’amore per la nostra terra e lo ha sottolineato
anche in un post, rivolgendosi a tutta la comunità e, in particolare, giovani . Quali sono le
emozioni che si è portato a casa a fine serata?
E’ fuor di dubbio che, in questa prima fase di questa nuova Amministrazione, si sono viste in
campo delle energie nuove, soprattutto giovani che, negli ultimi tempi, per varie ragioni, non
avevano dato il contributo che in questo momento stanno dando in modo encomiabile.
Adesso si apre una nuova fase in cui bisognerà riscrivere un Progetto complessivo di promozione
territoriale all’interno del quale inserire il Premio come grande evento. E in questo Progetto
complessivo, avremo il dovere di mettere in campo nuove competenze e nuove energie che si
aggiungono a quelle già presenti. Il mio più profondo GRAZIE va a chi ha contribuito con grande
generosità e amore per il proprio territorio, rinunciando alle proprie ferie, ai propri impegni per
far brillare il proprio paese.
MIMMA LEONE, Assessore alla Cultura e alle Politiche sportive;
Questa edizione del Premio Terre del Negroamaro rappresenta per Lei un anello di
congiunzione con il passato. Ha parlato di un’avventura nella quale si è nuovamente
tuffata dopo 10 anni, ma con un ruolo diverso, quello di Assessore alla Cultura . Può dirci
se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti o disattesi?
“Dieci anni fa ero una giovane cittadina dotata di buon volontà, con un amore smisurato verso la
mia terra che mi ha spinto a non abbandonarla, accettando la sfida di spendermi per esaltarne il
valore. Oggi faccio tesoro di ogni esperienza pregressa così come della maturità acquisita, ma la
prospettiva da amministratrice è completamente diversa, in termini di ruolo e responsabilità.
L’obiettivo del Premio, per quanto ci riguarda, è innescare un percorso di crescita territoriale che
punti alla riscoperta della nostra identità, per poterla raccontare anche ad altri mondi: ecco perché
ci piace parlare di recupero delle tradizioni, di cultura del vino e del cibo, di esaltazione delle
risorse attraverso l’arte e l’innovazione. Nonostante il pochissimo tempo a disposizione, abbiamo
gettato le basi di questa visione. Andremo avanti su questa strada.”
ANDREA RIZZO,Delega: Spettacolo, Politiche Energetiche, Innovazione Tecnologica.
Questa tredicesima edizione del Premio la vede coinvolta in prima persona come
Direttore artistico . Quali sono le strategie di comunicazione adottate e quali le scelte
artistiche?
“Per quanto riguarda la comunicazione dell’evento, siamo partiti dalla volontà di François, il
nostro Sindaco e mio amico da sempre, di avere un video “ teaser”, che fosse rappresentativo
dell’immaginario che volevamo raccontare per questo evento così strategico per la nostra
comunità. Non avendo molto materiale d’archivio a disposizione, visti i tempi organizzativi
ristretti, io e Giusi Ricciato, la nostra vicesindaca, abbiamo pensato a qualcosa che avesse degli
elementi autentici e originali, quindi abbiamo chiesto a Betti Greco , illustratrice bravissima, di
creare un video illustrato, dandole solo pochi input principali su cui basarsi. Dal nostro punto di
vista, è perfettamente riuscita nell’intento anche se con poco tempo a disposizione. Infatti ha
creato un video sicuramente bello, ma anche così evocativo dell’immaginario che volevamo
venisse raccontato. Tutto il lavoro è stato condiviso e supportato dal Sindaco e da tutto il
nostro gruppo di maggioranza, ma anche da Arci Rubik. Le attività relative alla grafica e alla
comunicazione sono stata curata rispettivamente da Mauro Ingrosso e Valentina Tafuro. Anche
per la direzione artistica il lavoro è stato corale: Arci Rubik ha curato la direzione e produzione
artistica dei fuochi di spettacolo, in collaborazione con Mimma Leone. Infine, la scelta di
Gualazzi è stata mia, ma supportata da tutto il gruppo di lavoro. Eravamo sicuri, infatti, che lui
fosse l’artista che rappresentasse la sintesi perfetta di quelle caratteristiche fondamentali per
un evento come questo: classe, gusto ed eleganza”.
ALESSANDRA SPEDICATO, co-delega Frazione, co-delega Servizi cimiteriali Villa
Baldassarri, Attività Produttive
Il Premio Terre del Negroamaro rappresenta un’importante occasione di esposizione e
promozione del territorio. In quanto Delegata alle attività produttive, può illustrarci in che modo
avete operato per raggiungere questo obiettivo?
“Il Premio Terre del Negroamaro è senza dubbio uno degli eventi di promozione e, di riflesso, di
valorizzazione del territorio tra i più attesi. In questo anno particolare, che definirei transizione, e
nel poco tempo che abbiamo avuto a disposizione come nuova Amministrazione, abbiamo
fortemente voluto tutto ciò accadesse. Come ogni anno, per esaltare i valori e la ricca tradizione
enogastronomica, sono state coinvolte le aziende vitivinicole e le gastronomie del territorio, in
particolare di Guagnano, mettendo al centro il connubio tra sapere e sapori della nostra terra.
Promuovere un territorio vuol dire raccontarlo, raccontare i luoghi e le storie e per far ciò, bisogna
analizzare e conoscere i suoi aspetti più intimi, profondi e identitari. La comunità e il territorio
saranno “i primi attori” di un piano di promozione territoriale che avvieremo sin da subito, un
processo sinergico che richiede un piano di azione nel tempo e che non sarà soltanto legato al
Premio . In quest’ottica, ci tengo a precisare che lungo tutto il corso dell’anno, la nostra
Amministrazione curerà nei minimi dettagli il rapporto tra Amministrazione, Cantine e
Gastronomie”.
PASQUALE SUFFIANÒ, Delega Bilancio e Agricoltura
Protagonista principe del Premio è uno dei nostri prodotti d’eccellenza, il vino. Sappiamo
bene, tuttavia, quante e quali siano le difficoltà che i nostri agricoltori e i nostri produttori di
vino affrontano ogni giorno, con fatica e sacrificio. In qualità di Delegato all’Agricoltura, può
illustrarci come avete intenzione di promuovere questo prodotto d’eccellenza?
“Avendolo vissuto in prima persona, perché provengo da una famiglia di agricoltori, capisco
quante difficoltà proprio gli agricoltori e i produttori si trovino ad affrontare quotidianamente . In
qualità di Delegato all’Agricoltura , posso affermare che la promozione delle eccellenze enologiche
del territorio, senza naturalmente trascurare le altre, diventa imprescindibile. Il Premio Terre del
Negroamaro è stato pensato a tale scopo. A mio avviso, il Premio non deve essere solo una serata
di festa, ma un evento conclusivo di un percorso fatto, ad esempio, di masterclass, di visite guidate
presso i vigneti e le cantine del territorio, efficacemente pubblicizzate sui social e sui canali
tematici, che abbiano come unico protagonista il nostro vino. Già a partire dalla prossima edizione,
si lavorerà in tal senso. Bisogna altresì interfacciarsi quotidianamente con gli agricoltori e i
produttori del luogo, per cercare di capire e possibilmente risolvere eventuali problematiche, r
anche per accogliere suggerimenti che facciano crescere il settore agricolo. Si lavorerà alla
creazione di un presidio dell’uva Cardinal,, prodotto che, al peri del Negroamaro, identifica il
comune di Guagnano. Di potranno, infine, utilizzare eventuali fondi stanziati per recuperare i
terreni agricoli incolti , facendoli diventare ulteriori risorse per il settore. Anche se la sfida è ardua,
sono convinto che queste ed altre iniziative potranno essere portate a termine nei prossimi anni ,
grazie al lavoro sinergico tra Amministrazione e Cittadinanza.”
VIVIANA D’AMICO, Referente CTO, (Comitato Tecnico Operativo)
Il CTO, di cui lei è Referente, ha sempre avuto un ruolo decisivo nell’organizzazione del
Premio Terre del Negroamaro. In questa tredicesima edizione, quali sono state le novità?
“Le novità non sorgono dall’oggi al domani, ma hanno bisogno di essere programmate anzitempo
e l’edizione del Premio 2022 è frutto di questa programmazione, iniziata nel 2018, anno in cui ho
ricevuto la nomina di referente del CTO. Una programmazione che mira a dare risalto ai vari attori
della kermesse: le aziende vitivinicole e le attività produttive. Un rilievo che abbiamo voluto
attribuire ad un aspetto culturale/imprenditoriale dell’evento. Una programmazione che vede
nelle ‘Associazioni’ il motore propulsore per la realizzazione del format. Ne consegue che le novità
di quest’anno si possano attribuire al talk show che ha ospitato sul palco un parterre di
competenze nell’ambito, dal quale sono emersi importanti spunti di sviluppo per il Premio.
Un’altra novità, il cambio dello scenario amministrativo, che depone la delega al Premio al
neoeletto Sindaco. Un cambio che non ci ha colto impreparati: sin da subito c’è stata intesa nella
definizione dell’organizzazione e dei ruoli, e questo ha di gran lunga agevolato il lavoro intrapreso,
che, diversamente, non avremmo potuto intraprendere. Mi congedo ringraziando tutti coloro che
hanno creduto in questa XIII edizione: i membri del Comitato, senza i quali non starei qui a
raccontare; l’Amministrazione, che ha saputo darci fiducia; voi di Salento Informa, che, con
dedizione, seguite gli eventi della nostra comunità”
FABIANA RUCCO, Consigliera di Minoranza
Questa edizione del Premio Terre del Negroamaro la vede coinvolta con un ruolo
differente rispetto a quelle passate. Può illustrarci le sue considerazioni in merito a questa
tredicesima edizione?
“ Credo non ci sia niente di più bello nel vedere il mio paese, la mia piazza così viva, tra buona
musica, piatti tipici e dell’ottimo vino. Anche questa edizione del Premio è stata un successo, come
tutte le precedenti da quando è stato istituito il Premio del Negroamaro. Ogni edizione ha avuto le
sue peculiarità, come ogni edizione ha messo in luce criticità che, certamente, andranno
analizzate per rendere il Premio una kermesse sempre più perfetta. Anche quest’anno il palco ha
ospitato personalità di grande spessore e un cantautore di fama mondiale, che hanno dato lustro
e risalto al nostro paese. Ero presente in piazza sin dalla prima mattina e forse sono stata una delle
ultime a tornare a casa . Vedere l’impegno e il lavoro delle Associazioni locali affinché tutto fosse
perfetto in un evento che, dopo due anni aveva in sé la voglia di ritornare a vivere è un qualcosa
che merita solo ammirazione e ringraziamenti e dinanzi al quale, al momento, non si può che
evidenziarne il merito. Per le criticità, ci sarà modo di parlarne nelle sedi opportune e, come
gruppo di minoranza, non ci esimeremo, nemmeno questa volta, dal dare il nostro contributo
propositivo. Al momento, non posso fare altro che apprezzare l’impegno e il lavoro di ogni singolo
attore che ha contribuito alla realizzazione dell’evento più rappresentativo di Guagnano. Concludo
aggiungendo che ogni cittadino, amante del proprio paese e di qualunque schieramento politico,
desidera che il Premio sia un successo. Ci sarà stato pure, come negli anni passati, chi avrà sperato
nella pioggia, ma sicuramente quel qualcuno non è degno di considerazione”.

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