Cari lettori, il consiglio libresco di oggi ricade su un titolo della famosa autrice belga Amelie Nothomb: “Cosmetica del nemico”. Immaginiamo di trovarci in aeroporto, aspettando il nostro volo e ingannando l’attesa con un buon libro; a un certo punto uno sconosciuto, che ha tanta voglia di chiacchierare, inizia ad importunarci – una situazione plausibile, che qualcuno potrebbe tranquillamente aver vissuto -. Ed è proprio così che la narrazione ha inizio, svolgendosi in un unico luogo e seguendo il dialogo dei due sconosciuti, che affrontano tematiche anche molto profonde; il ritmo si fa man mano sempre più serrato, fino ad un colpo di scena, una rivelazione inaspettata che cambierà totalmente la prospettiva di chi legge. La bellezza di questo libro sta nel fatto di poterlo divorare tutto d’un fiato, trattandosi di una novantina di pagine, che ci portano a riflettere su chi sia il nostro nemico.
Spostandoci sul fronte cinematografico, un film che riprende le stesse dinamiche è “The Place”, pellicola italiana diretta da Paolo Genovese. Anche in questo caso, l’azione si svolge nello stesso luogo dall’inizio alla fine, il bar che dà il titolo alla pellicola. Un misterioso Valerio Mastandrea prende appunti sul suo taccuino e interagisce con tanti altri personaggi, che, uno dopo l’altro, si rivolgono a lui per risolvere i propri problemi esistenziali. Quasi vestendo i panni di una figura diabolica, il nostro Mastandrea propone ai suoi clienti delle soluzioni al limite della moralità, a volte anche oltrepassandola – vuoi salvare la vita di tuo figlio? Allora devi uccidere una sconosciuta -; ed è interessante vedere chi, disperato, decide di accettare queste assurde condizioni e chi si rifiuta categoricamente, pagandone il prezzo. In un’ora e quaranta di film, la domanda che poniamo a noi stessi è la seguente: io l’avrei fatto?


Add a Comment