di Stefano Monte | 29 Luglio 2024
In un’epoca in cui la modernità corre veloce e le tradizioni rischiano di perdersi, Guagnano compie un passo significativo per preservare la sua storia e identità. Il Comune ha ufficialmente acquisito un immobile storico, un tempo sede di un palmento dove si lavorava il vino, con l’intento di trasformarlo nel nuovo Museo del Negroamaro. Questo progetto rappresenta non solo un tributo alle radici vitivinicole del territorio, ma anche un’opportunità di rivitalizzazione culturale ed economica per l’intera comunità.
Situato nel cuore del paese, l’edificio, che giaceva sotto una coltre di polvere, è destinato a diventare un simbolo di rinascita e conservazione della memoria storica locale. “Ci siamo impegnati a fondo per trovare un luogo che potesse colmare il vuoto lasciato dal precedente Museo del Negroamaro, che per oltre vent’anni è stato un pilastro culturale per Guagnano,” ha dichiarato l’Amministrazione Comunale tramite post sulla pagina istituzionale di Facebook.
Il percorso che ha portato all’acquisizione non è stato privo di ostacoli, ma la determinazione del Comune, insieme alla generosità e alla visione della famiglia Albanese e di Giovanfrancesco Memmo, ha reso possibile questo importante traguardo. La comunità intera guarda ora al futuro con speranza e entusiasmo, consapevole che la valorizzazione del proprio patrimonio storico-culturale è fondamentale per un progresso sostenibile.
La sfida che attende l’amministrazione comunale è ora quella di reperire i finanziamenti necessari per la ristrutturazione dell’edificio. “Siamo già al lavoro per individuare il bando di finanziamento giusto, che permetta una totale ristrutturazione nel rispetto della storia, della memoria e della cultura che questo edificio rappresenta,” ha aggiunto il Sindaco François Imperiale. La ristrutturazione sarà condotta con l’obiettivo di mantenere intatta l’essenza storica del luogo, integrando al contempo elementi moderni che ne facilitino la fruizione pubblica.
Il nuovo Museo del Negroamaro non sarà solo un luogo di esposizione, ma un vero e proprio centro di aggregazione culturale. Sarà un luogo dove la bellezza immobile del passato incontrerà la vitalità del presente, un punto di riferimento per studiosi, appassionati e turisti che desiderano immergersi nelle tradizioni e nei saperi di una terra che ha fatto del vino una delle sue eccellenze.
“La promozione del territorio non passa solo attraverso eventi, seppur importantissimi, ma anche dalla valorizzazione dei centri storici e dei tesori che essi custodiscono,” ha sottolineato il Sindaco. Guagnano, con le sue terre del Negroamaro, i suoi palmenti e i suoi filari sterminati, è un esempio tangibile di come la storia possa diventare il motore di un rinnovamento sociale ed economico.
L’intera comunità di Guagnano attende con trepidazione l’apertura di questo nuovo centro culturale, consapevole che esso rappresenterà un ponte tra passato e futuro, un luogo dove le storie ancora da raccontare potranno finalmente trovare voce.
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