
C’era anche il vicesindaco Danilo Verdoscia tra i 40 sindaci salentini che hanno incontrato ieri il premier Matteo Renzi all’inaugurazione della Fiera del Levante, per esplicitare tutto il loro dissenso sulla realizzazione del gasdotto nelle terre salentine. Tra fasce tricolore e cartelli “No Tap”, il rifiuto alla realizzazione dell’opera è stato chiaro e netto, a cominciare dal sindaco di Melendugno Marco Poti’ che ha dichiarato che «si opporrà al gasdotto adoperando tutti gli strumenti democratici a disposizione». «Renzi ci ha fatto sapere – ha raccontato il vice sindaco Verdoscia – che non si può dire stop alla Tap, ma le si può dire no. Il che, detto in altri termini, sta a significare che, per il premier, non si può cancellare un’opera così importante, ma si può discutere su eventuali modifiche da apportare. La nostra Amministrazione – ha aggiunto – si è già espressa in maniera esplicita in Consiglio Comunale, dichiarandosi nettamente a sfavore della realizzazione dell’opera. Si tratta di una questione importantissima che coinvolge lo splendido paesaggio salentino, di fondamentale interesse per l’intera collettività. E che va gestita e affrontata nei modi e nei tempi giusti, indipendentemente da qualunque ideologia o appartenenza politica». Nei progetti di Tap vi è l’ipotesi di attraversamento delle terre del negroamaro per il ricongiungimento dell’opera con la condotta SNAM di Mesagne.