
Non si placa la protesta dei genitori, fermi e irremovibili sulla loro decisione: o si cambia azienda o i bimbi non pranzeranno più a scuola. Riuniti ieri in un incontro inerente all’attività scolastica del plesso di via Provinciale, il loro discutere è sfociato, inevitabilmente, sull’argomento di questi giorni. Si tratta dell’increscioso fatto del 17 ottobre scorso, quando alcuni insetti sono stati rinvenuti nella pastina destinata ai bambini durante il pranzo scolastico giornaliero.
«I nostri figli non mangeranno più i pasti preparati da quell’azienda – hanno affermato unanimi le mamme e i papà coinvolti – e niente ci farà cambiare idea».
Un dire irremovibile da parte di un gruppo di genitori il cui obiettivo primario è difendere la salute dei propri figli a qualunque costo. L’azienda, che ha sede nel brindisino ed è competente del servizio per gli istituti di Guagnano e Salice, è stata ritenuta priva di anomalie igienico-sanitarie in seguito all’ispezione realizzata dall’Asl di Brindisi nei giorni scorsi su richiesta dei sindaci di entrambi i Comuni, seppur obbligata a svolgere interventi di sanificazione straordinaria di cui dovrà fornire apposita documentazione.
Ma i genitori guagnanesi non vogliono sentire ragioni.
«I nostri bimbi pranzeranno a sacco con un panino se, ammesso che il servizio venga ripristinato, questo ritornerà ad essere gestito dalla stessa ditta».
La mensa continua a rimanere chiusa nell’attesa che l’Asl notifichi l’avvenuta esecuzione dei suddetti interventi straordinari. Forte, altresì, l’accusa dei controlli poco effettuati, che per i genitori «dovevano avere una priorità di certo maggiore rispetto a quella riscontrata, avendo ad oggetto chi, ogni giorno, si occupa dell’alimentazione dei nostri figli».
«Siamo vicini alle famiglie – fanno sapere dal Comune di Guagnano – di cui comprendiamo benissimo le ansie e le preoccupazioni. Prendiamo atto della decisione dei genitori ed è nei nostri obiettivi più urgenti individuare presto una soluzione che porti a conclusione l’intera faccenda».