RECENSIONE | Da Agropoli a Berlino passando “stilisticamente” da Bologna, e ripassando gli ultimi tre anni, ecco che viene fuori il Butterfly Effect. La band di Moretto aggiunge un altro tassello al suo incredibile puzzle che ci consente di avere una visione più apprezzata di tutto il lavoro svolto sino ad ora. Butterfly effect è un album che vede ancora di più in crescita il lavoro di internazionalizzazione della band, un album che suona alla perfezione con il quartetto oramai consolidato e l’aggiunta di Julian Barret. Il sound è ricercato per far breccia nei cuori europei, difatti il suono cosmopolita e wave a sfiorare gli anni 80 strizza palesemente l’occhio al vecchio continente. Sicuramente affonderà anche in quelli del bel paese, certo per noi italiani riuscire a soppiantare Technicolor Dreams è alquanto difficile, ma decisamente sarà un album complementare, il lavoro di crescita, dunque, è ancora una volta riuscito.
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