
Nessuna preoccupazione per l’aria guagnanese: tutto è nei limiti e conforme alla normativa. Ad affermarlo è Arpa Puglia, nella lettera di risposta inviata ieri al primo cittadino Fernando Leone, il quale, lo scorso 16 gennaio, preso atto dello sforamento di Pm10 registrato nella prima decade del mese (58 microgrammi per metro cubo a fronte di un limite di 50), aveva scritto all’Agenzia regionale chiedendo «informazioni in merito ad una possibile individuazione dei fattori che influiscono sugli sforamenti, nonché suggerimenti su possibili azioni migliorative». «Le medie annuali di Pm10 registrate nella stazione di Guagnano/Villa Baldassarri – risponde l’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente – sono state pari a 27 microgrammi per metro cubo nel 2013 e a 25 nel 2014, risultando, pertanto, inferiori al limite annuale di 40 microgrammi per metro cubo previsto dalla normativa». Nessuna preoccupazione anche per gli sforamenti giornalieri, che pure sembrano essere nella norma. «Negli anni 2013 e 2014 – continuano dall’Agenzia – si sono registrati in totale 23 superamenti per ogni anno (alcuni dovuti a fenomeni di trasporto di polveri sahariane), a fronte di una normativa che prevede il superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo per un numero massimo di 35 volte in un anno solare. Da quando, nel 2005, è iniziato il monitoraggio del Pm10 a Guagnano/Villa Baldassarri – concludono – non si è mai avuto né il superamento del valore limite annuale né quello della soglia dei 35 superamenti consentiti sulla media giornaliera». Ribadendo l’importanza di garantire un’elevata vigilanza territoriale al fine di evitare fenomeni che producano emissioni di sostanze inquinanti e dannose per la salute, Arpa Puglia fa sapere, inoltre, «di accogliere la richiesta di Leone di incrementare il monitoraggio della qualità dell’aria a Guagnano e Villa Baldassarri, e si è resa disponibile ad effettuare nei prossimi mesi una campagna di monitoraggio, con mezzi mobili propri, della durata di almeno 30 giorni».