A Salice scatta il divieto di uso di fitofarmaci ed erbicidi dannosi agli insetti impollinatori

Il Palazzo Municipale di Salice Salentino (foto Emanuela De Blasi)
Il Palazzo Municipale di Salice Salentino (foto Emanuela De Blasi)

Sanzione amministrativa di 1000 euro per chi trasgredisce l’ordinanza del Sindaco di Salice del 27 aprile scorso che prevede il divieto all’uso di fitofarmaci ed erbicidi dannosi alle api e ad altri insetti impollinatori su colture arboree, erbacee, ornamentali e spontanee durante il periodo di fioritura.
«E’ un’ordinanza emblematica – spiega l’assessore all’Ambiente Arcangelo Fina – perché attesta la volontà dell’Amministrazione di reagire all’indifferenza colpevole e di assumere un impegno per la difesa del territorio e dell’ambiente dall’aggressione messa in atto da un intreccio di interessi diversi».
Unici interventi agronomici previsti nel l’ordinanza sono aratura del terreno in caso di manti erbosi in fioritura e trinciatura delle infestanti.
«Questa è un’ordinanza di informazione e stimolo ai coltivatori affinché siano consapevoli e responsabili delle loro azioni», continua l’assessore Fina.
«L’allarme contro la chimica che uccide le api è stato lanciato dalla comunità scientifica e sostiene che usiamo diserbanti o pesticidi più del necessario: la morte delle api e degli insetti pronubi rappresenta la minaccia di un olocausto ambientale perché, senza impollinazione, sparirebbe la maggior parte delle piante e perderemmo un terzo delle nostre risorse di cibo. I grandi produttori di pesticidi commissionano pseudo-ricerche scientifiche che mettono in dubbio le prove di tutto ciò così come i grandi interessi dell’Enel-Cerano, dell’Ilva e del Polo Petrolchimico di Brindisi dicono che leucemie infantili, tumori, malattie cardio-respiratorie e persino le morti non sono prove sufficienti per giustificare divieti e chiusure. Essi procurano l’alibi ai politici per rimandare le decisioni – sostiene l’assessore di Salice che conclude dicendo – questa ordinanza è occasione di dire in modo forte e netto che non vogliamo essere complici di chi sta sconvolgendo la natura, la storia, la vita nostra e quella dei nostri figli».

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