Anche l’amore può fare miracoli. La storia di Speranza e del suo dolore

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Una storia triste, che affligge il cuore di tutta quella parte del genere umano in grado di percepire, quasi facendola propria, la sofferenza grande che un cane sfortunato spesso si trova a dover provare. È la storia di Speranza, un nome assolutamente non casuale, scelto con l’auspicio che possa riportare un po’ di luce nella sua vita fin troppo buia. Speranza è una cucciola trovata pochi giorni fa nei pressi del canile di Salice, in condizioni disperate. Una grossa ferita all’estremità del dorso, sanguinante, e una sofferenza incommensurabile. Si suppone che la cagnolina, abbandonata, sia stata preda di cani più grandi, che sia stata azzannata e ridotta in fin di vita. Un piccolo spiraglio di luce si è aperto quando è stata raccolta dalla strada e portata nel canile salicese, quando ha incontrato per la prima volta l’amore smisurato di Anna Maria Litta e di tutti i volontari. Quando, in canile, le sono state somministrate le cure urgenti da parte dei medici, nell’attesa che quell’auspicio del nome che si porta addosso desse i primi segni di sé. In poche ore le foto e i video di Speranza hanno fatto il giro del web approdando su Facebook, che è stato teatro dell’indignazione più grande esplosa contro gli abbandoni e le loro conseguenze devastanti, contro quella parte del genere umano che non ha ancora compreso quando grande sia l’amore di un cane. «Non ci sono parole per descrivere il dolore e la sofferenza che sta provando la piccola», ha raccontato Anna Maria Litta, presidente dell’Associazione “San Francesco-Amici degli Animali”. «Questo è ciò che accade quando si abbandonano gli animali – ha detto indignata – i bastardi sono coloro che lo fanno, persone senza cuore, che danno via i cuccioli lasciandoli per strada, spesso frutto di cucciolate domestiche indesiderate che si potrebbero e dovrebbero evitare attraverso la sterilizzazione». Intanto Speranza lotta per riprendersi la sua vita. Qualche piccolo segnale di miglioramento pare che ci sia stato, e c’è chi promette che presto i suoi occhi torneranno a brillare. Il popolo di Facebook localizzato a Salice e dintorni, è in ansia per lei, e quasi inonda di carezze, seppur virtuali, quell’esserino indifeso che della vita ha già conosciuto la parte peggiore. Un popolo in trepida attesa, che spera di leggere quanto prima, sulla pagina ufficiale dell’Associazione salicese, che Speranza ha ricominciato a sorridere.

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