In giro per Guagnano con i suoi gelati. Sandro Elia fa un tuffo nel passato regalando emozioni

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Il carretto passava e quell’uomo gridava gelati. Accade proprio così, come nei Giardini di Marzo di Battisti. Accade per le strade di Guagnano, a deliziare le sere d’estate, provocando sorrisi. È quello che fa, ogni sera, il pasticciere guagnanese Sandro Elia, che puntuale, al calar del sole, con la sua simpatica Apecar con carretto a corredo, va in giro per le vie guagnanesi portando con sé il gustoso gelato di cui egli stesso è artefice. Si ripete così una tradizione vecchia di almeno mezzo secolo, che ha risvegliato i ricordi di tanti guagnanesi, esaudendo appieno l’intento dello stesso protagonista. «Ho cercato di rispolverare nella mia mente – ha dichiarato il pasticcere – l’emozione che provavo da bambino, quando il gelataio di un tempo attraversava in biciletta le vie del paese, con il suo carico di fresche prelibatezze nei caldi pomeriggi d’estate». Ed è così che il passato ha ridato vita al reale, grazie a un’idea alquanto piacevole e che si è rivelata in pochissimo tempo un vero successo. «Tutto è iniziato 3 anni fa – continua Sandro – quando ho incominciato a progettare il carrettino, ovviamente modernizzato. All’inizio a fare da motrice era una bicicletta, ma il trasporto, data la pesantezza, risultava difficile e il tutto si rivelava inevitabilmente insicuro. Così, per risolvere il problema ma continuando a garantire un legame con il passato, ho optato per l’Apecar, che associata al mio carrettino è risultata fantastica». Impossibile dargli torto. Il mezzo, colorato e pieno di luci, con l’immancabile sottofondo di musica cubana, non passa certo inosservato. Percorrendo le strade del paese fino a tarda sera, Sandro “porta in giro” i suoi gustosi gelati e la sua immancabile simpatia, per chiunque voglia goderne. Una divertente rivisitazione di una tradizione che i nonni ricordano benissimo e che grandi e piccoli hanno particolarmente gradito. «La parte più bella di questa esperienza – continua – è il contatto diretto che si crea con la gente, vedere i bambini felici al mio arrivo, provare la tenerezza immensa nel guardare negli occhi tanti nonni guagnanesi. Molti di loro, impossibilitati a muoversi, attendono il mio arrivo, per gustare un fresco gelato e racimolare, al tempo stesso, anche un po’ di compagnia». Un magico carrettino, insomma, che sprigiona emozioni, tutte positive. A conferma di quel buono che c’era un tempo, quando bastava poco per sorridere e si gioiva di cose semplici tutti i giorni della vita.

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