
Sarà il comune a versare i duemila euro richiesti dal proprietario dello stabile di via Marcinelle dove ha sede la caserma.
Già dallo scorso maggio l’amministrazione a guida Tondo era stata informata dalla Prefettura di Lecce della possibilità che la comunità di Salice potesse perdere la locale stazione.
Diverse le iniziative promosse per evitare lo sfratto esecutivo a fine settembre.
Non ultima anche la costituzione di un comitato cittadino di cui fanno parte organizzazioni di categoria e associazioni (Protezione civile, Confartigianato, Confcommercio e Inter Club), nonché cittadini, molti dei quali sono stati spesso vittime di furti nei mesi scorsi.
Infine sabato un’incontro tra il Sindaco e l’avvocato Vincenzo Acquaviva, legale del proprietario dello stabile, che lascerebbe ben sperare sulla possibilità di scongiurare almeno per il momento lo sfratto esecutivo.
Non chiari ancora i dettagli dell’accordo ma, secondo la proposta del Sindaco Tondo, saranno gli stessi amministratori, almeno per la durata di questa Giunta, a versare la somma di duemila euro richiesta dal proprietario quale adeguamento contrattuale.
Una soluzione che ha fatto felici tutti, perché almeno per il momento la storica caserma istituita nell’800 non sarà cancellata, ma che desta perplessità in tanti che si chiedono cosà accadrà al presidio di Salice quando, a fine mandato, alla guida del comune ci sarà un’altra Giunta.