Inizia con una stretta di mano tra due simboli del Lecce del passato e del presente, due uomini veri uniti dall’amore per la stessa maglia quella giallorossa del Lecce, stiamo parlando di David Di Michele (il passato) e Fabrizio Miccoli (il presente).
E’ una splendida serata di settembre quella che accoglie la seconda partita interna del Lecce.
Subito una novità in formazione, quel Miccoli che nelle precedenti partite era partito dalla panchina, oggi guida la squadra in campo. In difesa Sacilotto parte centrale a fianco di Abruzzese, Carrozza è preferito a Mannini, il resto sono gli stessi di Matera. Nei primi 20 minuti le squadre si studiano, la Reggina è una squadra giovane, interessante a centrocampo, mentre sembra fragile in difesa. In attacco il buon di Michele, mette a disposizione dei compagni, la sua classe ed esperienza.
Dobbiamo aspettare la metà del primo tempo per le azioni (e che azioni) più pericolose del Lecce.
Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Abruzzese colpisce in pieno l’incrocio dei pali. E’ solo l’anticipo di quello che succederà in seguito.
Il Lecce continua a spingere. Dopo due pericolosi affondi di Carrozza respinti dalla difesa, calabrese, nasce il gol. Affondo di Carrozza deviato in angolo. Dalla bandierina parte il cross dal piede fatato del capitano, stacco perentorio del “Papu” Papini ed esplode il Via del Mare.
Il Lecce ormai gioca sul velluto e sull’onda dell’entusiasmo crea un paio di altre occasioni da gol, con Doumbia e Della Rocca.
All’inizio del secondo tempo Cozza sostituisce Di Michele (tradito dall’emozione) con Viola ma è subito Lecce: fuga di Doumbia sulla sinistra, palla a Carrozza, controllo e assist per Miccoli. Il Romario del Salento illumina tutti con la sua classe e raddoppia: 2-0.
Al 15° Mannini sostituisce Carrozza (non ci siamo ancora) e dà più spinta sulla destra.
Al 17° un incredibile fallo da ultimo uomo non viene rilevato dall’arbitro: fallo su Miccoli lanciato a rete.
Al 25° conclusione di Della Rocca fuori di poco.
La Reggina non esiste, non crea assolutamente niente di rilevante. Un grande Martinez (tra i migliori) ferma il poco che i calabresi creano.
Abruzzese e Miccoli vengono sostituiti rispettivamente da Carini e Moscardelli (quest’ultimo ha urgente bisogno di un gol, si nota più per la barba che per il gioco), e sono applausi per gli uscenti.
Il Lecce, padrone del campo, amministra il vantaggio e dopo tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine delle ostilità.
Mercoledi si va a Savoia, il Lecce è chiamato a confermare la bella prova di ieri, non sarà facile ma i salentini hanno il carattere la forza e soprattutto la classe per poter imporre il loro gioco a qualsiasi avversario, devono solo essere consapevoli di ciò, per poter continuare a sognare in questo campionato duro e difficile come la Lega Pro.
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I tabellini della gara:
LECCE-REGGINA 2-0
LECCE: Caglioni, Martinez, Lopez, Papini, Sacilotto, Abruzzese (30’st Carini), Carrozza (9’st Mannini), Salvi, Della Rocca, Miccoli (19’st Moscardelli), Doumbia. A disp:Petrachi, Donida, Rosafio, Rullo.Allenatore: Chini (Lerda squalificato)
REGGINA: Kovacsik, Maimone, Di Lorenzo, Rizzo, Camilleri, Crescenzi (20’st Viola), Armellino, Dall’Oglio, Masini (38’st Ungaro), Di Michele (1’st Louzada), Insigne. A disp: Leone, Maita, Salandria, Syku: Allenatore: Cozza
RETI: 28’pt Papini, 4’st Miccoli
ARBITRO: Piccinini di Forlì (Pagnotta – Quitadamo)
NOTE: Serata calda, temperatura 22°. Terreno di gioco in perfette condizioni. Spettatori: 4.693. Ammoniti: Miccoli, Martinez (L), Dall’Oglio, Di Lorenzo, Maimone (R). Espulsi: . Recupero: 1’pt, 3’st.
