“Il disagio giovanile nel tempo dei social”, venerdì 26 febbraio a Veglie una conferenza/dibattito sulle problematiche dei giovani

oratorioLa famiglia è la prima agenzia educativa che “modella” il bambino. Seguono poi altri tipi di agenzia, come la scuola, l’oratorio ed i vari luoghi di aggregazione giovanile che dovrebbero supportare la famiglia nel faticoso compito educativo. Alle varie figure educative è infatti dedicato l’incontro/dibattito di venerdì 26 febbraio, organizzato dall’Oratorio San Domenico Savio di Veglie. Un momento di riflessione e ragionamento per gli adulti, in cui ognuno è impegnato nel processo educativo in base alle proprie responsabilità.
In un periodo storico in cui tutto è “social”, sicuramente la famiglia moderna è sottoposta a diversi cambiamenti, al contrario di quella tradizionale in cui i valori si tramandavano di generazione in generazione ed erano fissi. Oggi invece le persone sono invase da rapide innovazioni e trasformazioni che, anche la tecnologia, ha portato rapidamente nelle case di ognuno, ed il ruolo di genitore presenta così non poche difficoltà.
Ma la famiglia possiede comunque delle grandi risorse che esercitano sulla personalità dei figli effetti che durano nel tempo. Attraverso dei professionisti che abbracciano vari settori si cercherà di far luce sui vari aspetti del disagio giovanile indicando le strategie migliori per riconoscerlo, affinché si possa stabilire il dialogo familiare, che è probabilmente la principale e preziosissima risorsa che ogni famiglia può attuare, in modo che ogni ragazzo, ogni giovane , possa sentirsi amato e rispettato; specialmente durante l’adolescenza, momento in cui il giovane stabilisce la propria identità.
L’appuntamento è alle ore 18,15 presso la sala Giovanni Paolo II, Chiesa Immacolata di Lourdes, in via Isonzo a Veglie. Interverranno don Fernando Paladini, parroco; la dott.ssa Stefania Greco, psicoterapeuta ed il Comandante della Stazione Carabinieri di Veglie, M.llo Matteo De Luca.

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