Si è concluso con la consegna dei diplomi il primo corso per sommelier rivolto a detenuti promosso da “Feudi di Guagnano”

unnamed

Il primo corso in Italia di avvicinamento alla degustazione del vino, rivolto a detenuti e detenute, si è concluso con successo: tutti i partecipanti, 19 uomini e 10 donne, hanno conseguito il “diploma” di sommelier.
Da ottobre a dicembre di quest’anno, sei sommelier professionisti della delegazione AIS di Lecce, coadiuvati dalla polizia penitenziaria del carcere salentino, hanno insegnato le tecniche di degustazione del nettare di Bacco, come servirlo e abbinarlo oltre a raccontarne la millenaria storia. L’iniziativa, che ha trovato l’appoggio entusiasta della direttrice del carcere Dott.ssa Rita Russo e del Questore di Lecce Dott. Pierlugi D’Angelo, è stata realizzata grazie ad un’idea della cantina Feudi di Guagnano.
«Non è la prima volta che “produciamo socialità” oltre che vino – dichiara Gianvito Rizzo amministratore della cantina salentina – Tutto questo viene fatto nella consapevolezza che ciò che quotidianamente riceviamo dalla vita deve essere, anche se in piccola parte, restituito ai tanti che sono ai margini della società».
Soddisfazione e orgoglio sono stati espressi nel corso della manifestazione da parte del Questore di Lecce, Dott. Pierluigi D’Angelo, per il contributo dato all’iniziativa da parte di alcuni poliziotti-sommelier.
Infatti, l’apparente antitesi dei ruoli nello svolgersi del corso, non ha scalfito minimamente il successo dell’iniziativa, ma la possibilità di momenti di confronto e di condivisione tra i docenti poliziotti e i detenuti hanno ancora una volta dimostrato il senso della legge ed il rispetto delle persone che è insito nel lavoro della Polizia di Stato.
Apertura al territorio e contributo quotidiano alla riabilitazione del detenuto sono stati i temi trattati dalla direttrice Dott.ssa Rita Russo e dal comandante della polizia penitenziaria Riccardo Secci.
Il vicepresidente dei sommelier pugliesi, Amedeo Pasquino, nel consegnare i diplomi ai nuovi colleghi, ha evidenziato il ruolo importante di AIS nella promozione e diffusione della cultura del vino in contesti e luoghi fino a qualche tempo fa inimmaginabili.

Add a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *