
Ormai è un crollo verticale senza limiti. Il Lecce pareggia in casa con il Siracusa, e in contemporanea con le vittorie di Trapani e Catania, si vede rosicchiare altri due punti, ma considerando la sosta che lo attende tra qualche settimana, si prospetta un clamoroso colpo di scena. Un colpo di scena che diciamocelo chiaramente, qualche settimana fa non ci attendevamo, sembrava tutto così facile, così semplice andare direttamente in B quest’anno, ma ecco che i fantasmi del passato riappaiono, riscrivendo un libro già scritto nelle passate stagioni. Non si sa da dove iniziare a capire i problemi del Lecce, perchè ce ne sono davvero tanti, forse quello più importante è quello mentale, con una squadra che ha smarrito completamente quello spirito iniziale, quando tutto gli andava bene, e ora invece ritrovandosi ad affrontare quel pericolo che si chiama paura, ha difficoltà ad affrontarlo. Non ci sono altre cose da dire credetemi, anzi una sola: delusione.
Il tabellino della partita
LECCE: Perucchini; Lepore (73′ Di Matteo), Cosenza, Marino (73′ Dubickas), Ciancio; Armellino (29′ Tsonev), Arrigoni, Mancosu; Costa Ferreira (73′ Tabanelli); Di Piazza (61′ Caturano), Saraniti. In panchina: Chironi, Valeri, Megelaitis, Gambardella, Persano, Legittimo, Selasi. Allenatore: Liverani.
SIRACUSA: Tomei, Daffara, Altobelli, Giordano, Liotti (25′ Bruno); Parisi, Palermo, Mancino (79′ Spinelli), De Silvestro (60′ Grillo); Catania (60′ Bernardo), Scardina (46′ Calil). In panchina: D’Alessandro, Di Grazia, Mangiacasale, Vicaroni, Marotta, Mazzocchi, Toscano. Allenatore: Bianco.
RETI: 4′ Marino (L), 12′ De Silvestro (S)
ARBITRO: Nicolò Cipriani di Empoli
NOTE: pomeriggio nuvoloso e ventoso, temperatura 19°, terreno in perfette condizioni. Spettatori: 11.525. Recupero: 1’pt, 4’st.