Un ritrovamento che ha dell’incredibile, che scava nella memoria e racconta una storia vera, fatta di sacrifici e sofferenza, ma anche di forza e di famiglia.
Il tempo, il caso e la grande potenza di Internet hanno permesso ai parenti di Vittorio Ingrosso, artigliere guagnanese classe 1922, di ritornare in possesso della sua piastrina identificativa, che fu segno di riconoscimento dei soldati impegnati sul fronte.
Il nipote del signor Vittorio, Fabio Leone, descrive così il momento in cui è stato informato del prezioso ritrovamento : «Tutto è avvenuto grazie alla segnalazione di Renza Martini, che si è accorto della presenza della piastrina sul noto sito di aste online eBay da parte di un venditore russo, e di Daniele Lanzilotto che ha provveduto a contattare la mia famiglia tramite conoscenti in comune. La piastrina era una sorta di carta di identità dell’epoca che i soldati portavano appesa al collo come segno di riconoscimento. Sembra che quella di mio nonno, uomo generoso e dai grandi valori, sia stata fortuitamente ritrovata da un cercatore di reperti fra la città di Bogučar e il fiume Don, dove centinaia di carri armati russi superarono le truppe italiane dopo battaglie sanguinose che costarono la vita a moltissimi dei nostri».
Il signor Vittorio, dopo essere stato fatto prigioniero dai russi, riuscì fortunatamente a fuggire e dopo un lungo viaggio a piedi, riuscì a ritornare a Guagnano dalla sua famiglia.
Nel corso della sua vita ha sempre sofferto di congelamento ai piedi, per via delle temperature gelide della Russia e del diretto contatto con la neve.
I suoi racconti erano pezzi di storia, frammenti di vita vissuta per servire il paese nell’incessante timore di non poter rivedere i propri cari. Le sue parole hanno arricchito la memoria dei figli e dei nipoti che nel 2018 si sono ritrovati ad essere protagonisti di un episodio unico, dal valore emotivo immenso.
«Questa storia, suggestiva ed emozionante – racconta ancora Fabio Leone – ha coinvolto anche il supporto del giornalista Pino Scaccia, noto giornalista Rai da anni impegnato nello studio della guerra dei soldati italiani in Russia. Molto attivo anche il gruppo Facebook “ARMIR- sulle tracce di un esercito perduto”, impegnato nel ritrovamento di reperti storici e sempre prodigo di segnalazioni e dettagli utili».
Il signor Vittorio è scomparso nel 1995 all’età di 73 anni senza mai aver fatto riferimento a quella piastrina che, tra qualche giorno, sarà nelle mani dei suoi cari che la custodiranno per sempre con profondo rispetto e affetto.
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