Non sembra avere fine la crisi del Lecce che, dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, sembra aver smarrito la bussola dell’impegno e del bel gioco e perde lo scontro diretto del ‘Castellani’ contro l’Empoli.
Le due squadre, entrambe reduci da quattro sconfitte consecutive, erano chiamate ad una prestazione di carattere per riscattare l’ultimo mese di difficoltà e tenere ancora più alla larga la zona retrocessione.
Baroni schiera Tuia al posto dello squalificato Umtiti e lancia Banda sulla sinistra al posto di Di Francesco per provare ad incidere sugli esterni, mentre Zanetti lancia il tandem offensivo Piccoli-Caputo.
La prima frazione di gioco vede le due squadre studiarsi senza affondare il colpo per paura di subire il primo gol, e le occasioni da gol arrivano solo poco prima dell’intervallo. Al 40′ Caputo cerca l’incrocio con il sinistro da fuori area, ma Falcone devia in corner con la punta delle dita. Due minuti più tardi Blin ha la palla per sbloccare il match, ma Bandinelli interviene con un anticipo miracolo.
Nella ripresa i padroni di casa entrano in campo più pimpanti, e una percussione di Parisi in area di rigore dopo un’ora di gioco porta al fallo di Hjulmand: l’arbitro Fabbri fischia il rigore, e Caputo sblocca la gara con un tiro forte e centrale.
La reazione dei giallorossi è impalpabile, e l’ingresso di Ceesay e Blin non produce nessuna chance degna di nota.
Arriva così la quinta sconfitta consecutiva senza gol segnati, e per i giallorossi è notte fonda.
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