Dopo il bel pareggio arrivato in extremis contro la Juventus, il Lecce arriva nella Capitale per un insolito scontro diretto con la Roma di Ranieri, reduce da tre ko e a quota 13 punti insieme ai salentini.
Giampaolo, ancora imbattuto, deve fare a meno dell’ infortunato Gallo e lancia un 3-4-1-2 con Dorgu e Guilbert esterni a tutta fascia e la coppia d’attacco tutta balcanica formata da Rebic e Krstovic.
La Roma parte con il piede sull’acceleratore, e dopo meno di un quarto d’ora sblocca il match con un diagonale sporco di Saelemaekers che coglie di sorpresa Falcone. I padroni di casa sfiorano il raddoppio con un tocco sotto misura di Dybala salvato d Krstovic sulla linea, e al primo affondo ospite subiscono il gol del pari: sulla bella triangolazione tra Coulibaly e Rebic arriva l’ intervento in ritardo in area di rigore di Abdulhamid che frana sul calciatore senegalese, e dal dischetto Krstovic toglie le ragnatele dal sette spiazzando Svilar.
Ad inizio ripresa il tecnico dei salentini effettua un triplo cambio passando al 3-4-3 con Oudin e Morente esterni offensivi, ma il piano di gara viene rovinato dal nuovo vantaggio di casa arrivato con l’ incornata di Mancini, abile ad anticipare Baschirotto in tuffo. Al 66′ Dorgu perde un pallone sanguinario a centrocampo, e sul veloce ribaltamento Pisilli segna il tris calciando un rigore in movimento prendendo in controtempo Falcone. Nel finale arriva il gol del definitivo 4-1 con il francese Manu Kone, che si ritrova la strada spianata dopo il brutto infortunio occorso a Gaspar.
Nel recupero il rientrante Berisha prova a rendere meno amaro il passivo, ma la sua botta dalla distanza si stampa sul palo.
LA ROMA CALA IL POKER, LECCE KO ALL’ OLIMPICO
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