Si allarga sempre di più il buco nero dov’è precipitato il Lecce, ormai sempre più in difficoltà con la quinta sconfitta di fila e una lotta salvezza sempre più complicata quando mancano ormai otto gare alla fine della stagione.
A rendere più complicate le cose c’era la Roma di Ranieri, la squadra che nei top cinque campionati europei ha conquistato piu punti di tutti da inizio 2025, reduce da sei vittorie consecutive. Non proprio l’ avversario ideale da affronta in questo periodo.
Giampaolo ritrova solidità in difesa con il rientro da primo minuto del lungo degente Gaspar, mentre Ranieri deve fare a meno di Dybala fuori fino al termine del campionato.
L’ avvio di gara è da dimenticare, con i padroni di casa paralizzati dalla paura che concedono due clamorose occasioni ai capitolini in venti minuti: prima l’ incomprensione tra Falcone e Guilbert spalanca la porta ad Angelino che calcia clamorosamente fuori, poi Ramadani si fa rubare palla in area di rigore da Kone che si fa ipnotizzare dal portiere leccese a tre metri dalla porta.
I salentini, scampato il pericolo, iniziano a giocare con un po’ più di coraggio e si presentano dalle parti di Svilar con una conclusione da fuori di Helgason e un nell’inserimento di Gallo che al volo calcia addosso al portiere serbo.
Nella ripresa Krstovic prova la magia con un tiro dai 40 metri fuori di poco che avrebbe fatto venire giù lo stadio, Mancini invece si fa annullare un gol per fuorigioco su calcio d’angolo dopo la sponda di Cristante.
Quando la gara sembra avviata verso il pari, arriva l’ episodio decisivo con il vantaggio romanista. A dieci minuti dal novantesimo Dovbyk vince un duello fisico con Baschirotto, e dopo aver disorientato Gaspar batte Falcone con un rasoterra sul primo palo che vale la settimana vittoria consecutiva per la squadra di Ranieri.