NELLA PARTITA DEI VALORI CALPESTATI IL LECCE TROVA IL PAREGGIO A BERGAMO

Non dovrebbe esserci spazio per la cronaca della partita disputata domenica sera a Bergamo, quella dei “valori calpestati” come l’ ha definita la dirigenza giallorossa con un duro comunicato stampa nei confronti della Lega Serie A.
Perché servivano soltanto il silenzio e il cordoglio per la tragedia che ha coinvolto il Lecce per la perdita del fisioterapista Graziano Fiorita, arrivata all’ improvviso giovedì mattina con la squadra in ritiro in vista della gara contro l’ Atalanta.
Ma i vertici del calcio italiano si sono dimostrati insensibili verso la tragedia che ha coinvolto non solo un professionista del mondo sportivo, ma soprattutto un amico, un tifoso, un marito e un padre, e tutte le persone a lui vicine che condividevano insieme la vita di tutti i giorni sul campo e fuori.
Ma lo show deve andare avanti, questo è il mondo del business e dovrebbero bastare 48 ore e un minuto di silenzio per mettere da parte quanto di doloroso accaduto.
Il Lecce ha quindi deciso di scendere in campo per onorare la figura di Graziano, ma scendendo in campo lanciando un segnale forte indossando una maglia bianca senza loghi e senza sponsor, “nessun valore – nessun colore”. E in novanta minuti quasi surreali la squadra di Giampaolo ha lottato su ogni pallone, rischiando anche di vincere su un campo difficilissimo come quello dell’ Atalanta. Dopo l’occasione a tu per tu di Coulibaly ipnotizzato da Carnesecchi, Karlsson porta in vantaggio i salentini con un calcio di rigore arrivato dopo il fallo di mano in area di Hien. Falcone ha fatto il suo chiudendo più volte la saracinesca sulle conclusioni di Lookman e Pasalic, mentre Pierotti in avvio di ripresa sprecava il raddoppio in contropiede calciando fuori da posizione ravvicinata. Poi Karlsson atterra ingenuamente Cuadrado in area di rigore, e Retegui dagli undici metri ristabilisce la parità prima di colpire il palo con un colpo di testa.
Alla fine il pareggio ha un significato importantissimo, sofferto ma meritato, che potrebbe portare ad una salvezza altrettanto difficile da poter dedicare alla memoria di Graziano Fiorita.

Add a Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *