Serviva l’ impresa, una di quelle partite che entrano nella storia e che non si dimenticheranno mai più nella vita. Il Lecce vince all’ Olimpico contro la Lazio quella che alla vigilia sembrava una sfida impossibile e conquista la terza salvezza consecutiva in Serie A per la prima volta.
Per l’ultima giornata di campionato la squadra di Giampaolo si giocava la permanenza nella massima categoria con Venezia, Empoli, Verona e Parma, tutte impegnate in contemporanea, e per ottenere la matematica salvezza a prescindere dai risultati delle dirette rivali doveva tornare da Roma con i tre punti, e così è stato.
Nel primo tempo c’è una sola squadra in campo ed è il Lecce, apparso subito agguerrito e concentrato contro una Lazio troppo molle e poco pimpante. Non succede nulla di eclatante per i primi quaranta minuti di gioco, poi Coulibaly recupera un pallone sulla trequarti e dopo lo scambio con Krstovic batte Mandas in uscita sotto le gambe per il vantaggio meritato dei salentini. Il Lecce sembra andare negli spogliatoi con la consapevolezza di portare a casa l’intera posta in palio senza soffrire troppo, ma nel recupero prima Falcone compie un grande intervento sull’incornata di Castellanos, poi Pierotti lascia in inferiorità numerica i suoi per un doppio giallo rimediato in dieci minuti e condanna i compagni ad un secondo tempo di sofferenza.
Nella ripresa, complice anche l’ingresso di Pedro, la Lazio attacca a testa bassa per provare ad ottenere punti importanti in chiave europea ma la serata dei biancocelesti sembra stregata: Falcone è in stato di grazia e nega più volte il pareggio agli avversari compiendo grandi parate sulle conclusioni di Castellanos, Gendouzi e Pedro. Poi la fortuna aiuta il Lecce quando una spizzata di Baschirotto colpisce la parte alta della traversa e un tiro deviato da Gallo finisce di poco fuori. Nei minuti finali l’assedio laziale non sortisce più alcun pericolo, e il nervosismo porta anche all’espulsione di Romagnoli che ristabilisce la parità numerica.
Al triplice fischio esplode tutta la gioia della panchina e dei 4 mila tifosi arrivati nella Capitale e in città scoppia la festa per un’ impresa che soltanto un mese fa sembrava impensabile con otto punti conquistati nelle ultime cinque gare e due vittorie consecutive. Alla fine degli ultimi novanta minuti di gioco retrocedono in Serie B Venezia ed Empoli, mentre i giallorossi giocheranno per il terzo anno di fila in Serie A per la prima volta in 117 anni di storia.