Dopo le pesanti battute d’arresto contro Cagliari e Milan, al Lecce serviva una reazione sul piano del gioco e dell’atteggiamento. E la risposta è arrivata al “Via del Mare”, dove i giallorossi hanno imposto ritmo e coraggio al Bologna di Italiano, reduce dal ko europeo con l’Aston Villa e ancora alla ricerca della giusta identità in campionato.
La partita si accende subito: dopo appena tre minuti Rowe sfrutta un errore di Kouassi e impegna Falcone, bravo a deviare in corner. Il Lecce, però, non si lascia intimorire e al 13’ trova il meritato vantaggio con Coulibaly, rapido a ribadire in rete dopo una bella azione corale e la respinta miracolosa di Skorupski sul colpo di testa di Pierotti. I salentini sfiorano il raddoppio poco dopo con Morente, ma una deviazione beffa il portiere felsineo e manda la palla all’incrocio.
Quando l’intervallo sembra vicino, Kouassi stende Dallinga in area: rigore inevitabile trasformato da Orsolini che spiazza Falcone per l’1-1.
Nella ripresa la squadra di Di Francesco continua a pungere soprattutto sulla corsia sinistra: Gallo serve ancora Coulibaly che centra il palo in diagonale, poi lo stesso terzino palermitano spreca tutto davanti a Skorupski. Il Bologna, cinico, trova invece il vantaggio con Odgaard, il cui tiro viene deviato da Tiago Gabriel e beffa Falcone.
Il Lecce non molla e colpisce ancora un legno, stavolta con Pierotti. Ma proprio quando la sconfitta sembra segnata, arriva la ricompensa: al 90’ Camarda svetta di testa sul corner di Berisha e sigla il definitivo 2-2, entrando nella storia come il più giovane marcatore giallorosso in Serie A (17 anni e 202 giorni).
Un pareggio che vale oro per il morale, più ancora che per la classifica.