La comunità di Campi Salentina non è rimasta indifferente all’ultima strage di civili e bambini avvenuta nei giorni in scorsi in Siria, quando un attacco aereo a base di armi chimiche ha massacrato 86 civili, di cui 30 bambini, i più innocenti tra gli innocenti, a Khan Shaykhun, villaggio del Governatorato di Idlib nel nord ovest della Siria, poco distante da Aleppo.
Sebbene il centro dell’attenzione e della preoccupazione proprio negli stessi giorni per il nostro territorio siano state le controverse questioni dell’espianto degli ulivi e dell’approdo del gasdotto in Salento, Campi ha voluto dedicare i suoi pensieri e le sue preghiere anche al popolo siriano martoriato da una guerra dalle prospettive sempre più incerte quanto inquietanti.
La parrocchia di San Francesco d’Assisi, ad esempio, ha dedicato l’Adorazione Eucaristica del primo venerdì del mese proprio al popolo siriano. Il momento di preghiera è avvenuto nella Cappellina del Santissimo Sacramento, annessa alla chiesa di San Francesco e recentemente benedetta dal vescovo Monsignor Domenico D’Ambrosio.
L’intenzione di preghiera dei padri francescani e dei fedeli è stata quella di invocare la misericordia del Signore sulle vittime innocenti del vile attacco di Khan Shaykhun e di esprimere la solidarietà nei confronti del popolo siriano attraverso la preghiera.
Dopo i recenti sviluppi del conflitto siriano, anche la Città del Libro ha espresso il suo pensiero condividendo un’immagine emblematica sui social network con messaggio “War is not the answer. Books, not bombs” (N.d.T. “La soluzione non è la guerra. Distribuite libri, non lanciate bombe”), per indicare come la soluzione a tanti conflitti risieda nel dialogo e passi per l’educazione e per l’istruzione.
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