Sicurezza su Via Isonzo: la lettera di un cittadino di Veglie al Sindaco

Il Palazzo Municipale di Veglie (foto Luca Ciccarese)

Un cittadino di Veglie indirizza una lettera al Sindaco Paladini per portare alla luce il disagio rappresentato da via Isonzo, prolungamento contrada Saraceni. Il cittadino mettendo in evidenza il fatto che la strada sia abitata da famiglie e da concittadini che pagano le tasse, concentra l’attenzione, nella lettera, sulle diverse ragioni per le quali la strada è da considerarsi pericolosa :
«Prima di tutto è priva di illuminazione stradale, perciò quando si fa buio i pedoni o i bambini che vanno in paese in bici, non sono visibili. (L’ultimo palo di illuminazione, infatti, è situato pochi metri dopo il segnale di indicazione “Fine Veglie”); è priva di banchine e marciapiede, mettendo a rischio l’incolumità di tanti abitanti che fanno jogging; la strada è stretta, se due auto la percorrono contemporaneamente nei due sensi di marcia, c’è il rischio di prendersi l’una con l’altra; ci sono delle curve, che riducono la visibilità solo a qualche metro e chi abita in prossimità di queste ha difficoltà a fare manovre con la macchina per entrare nella propria abitazione, in quanto le macchine corrono molto e se li ritrovano subito addosso; la strada è anche priva di dossi, quindi gli automobilisti corrono quanto vogliono. Su questa strada ci sono spesso incidenti. Io mi chiedo: Questa zona non fa parte di Veglie? È una fortuna se ancora dopo tanti anni non ci sia stato nessun morto, anche se di poco. In conclusione, chiedo gentilmente come cittadino che paga le tasse al comune di Veglie, che le autorità intervengano a risolvere questi problemi, sperando si faccia presto qualcosa».

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