Commemorare le persone a noi care è da sempre un modo per mantenere vivo il loro ricordo.
Qualche sera fa, infatti, si è mantenuto vivo il ricordo di Antonio Casaluci, noto dentista di Guagnano, deceduto improvvisamente all’età di 62 anni.
Antonio era uno stimato professionista, una brillante figura umana.
Entrato nell’AIA – Associazione Italiana Arbitri nel 1979, ha sempre proseguito con professionalità il suo compito.
Ha ricoperto ruoli importanti, come quello dell’arbitro CAN C dal 1990 al 1995, Presidente di Sezione dal 1992 al 1997, Osservatore CAN D dal 2000 al 2004, Consigliere sezionale dal 2002 al 2007, Vice Presidente di Sezione dal 2007 al 2008.
Antonio Casaluci era legato ad ogni associato da un legame profondo, ricco di umanità e di fratellanza.
“ Uomo apprezzato per la sua bontà d’animo “ – affermano alcuni soci e collaboratori A.I.A. – “ stimato per la sua cordialità, per il suo trasporto amicale, per la sua saggezza nell’affrontare qualsiasi aspetto della vita sezionale, per il suo sorriso sempre intenso in ogni occasione e per la sua gioia nel vivere tutti i momenti conviviali “.
Questa profonda stima nei suoi confronti ha portato a celebrarlo nella serata del 21 Settembre, durante la celebrazione in ricordo dell’arbitro Daniele De Santis a cui è stata intitolata la Sezione A.I.A. di Lecce.
Si è pensato di commemorare il ricordo di Antonio Casaluci intitolando a lui l’Ufficio di Presidenza della Sezione di Lecce.
Tante le figure presenti alla celebrazione, tra cui il vescovo di Lecce Michele Seccia, il presidente nazionale A.I.A. Alfredo Trentalange, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, in videoconferenza il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, il presidente della Figc Puglia, Vito Tisci, la delegata provinciale Figc/Lnd, Luana De Mitri, Elsa Valeria Mignone, procuratore aggiunto della Repubblica ed i genitori di Daniele De Santis.
Immancabile la famiglia di Antonio Casaluci che, commossa nel momento della cerimonia ed alla consegna della pergamena, afferma: “ È stato un onore per noi esser entrati a far parte, anche indirettamente, della famiglia arbitrale che rappresenta una importante scuola di vita per i giovani che ne entrano a far parte. Scuola che trasmette valori come onestà, spirito di sacrificio, gentilezza, capacità relazionali e rispetto per il prossimo.
Noi familiari di Antonio siamo orgogliosi di aver avuto al nostro fianco un uomo stimato per le sue qualità professionali ed umane, un uomo che ha dedicato tempo, affetto e passione, non solo alla sua famiglia ed alla sua professionale, ma soprattutto alla sezione degli arbitri.
Questa celebrazione sarà un segnale per le future generazioni che erediteranno l’esperienza lasciata da chi oggi non c’è più “.
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