Le partite non finiscono mai al novantesimo, e i minuti di recupero possono sempre regalare forti emozioni. Questa è la lezione imparata nel giro di una settimana, e a farne le spese è il Lecce che sia nella sfida dell’Olimpico contro la Roma che contro il Milan al ‘Via del Mare’ vede sfumare una vittoria proprio agli sgoccioli, ma almeno stavolta conquistando almeno un punto.
I giallorossi nel primo tempo sembrano troppo timidi e contratti, mai pericolosi sugli esterni, e se nella prima mezz’ora concedono poco agli ospiti poi crollano nel giro di sette minuti. Al 28′ Theo Hernandez imbecca dalla sinistra l’incornata di Giroud a due passi da Falcone, poi al 35′ Reijnders segna il suo primo gol in rossonero con una sgroppata centrale che finisce tra le gambe del portiere leccese. Prima dell’intervallo la triangolazione Kaba-Gendrey-Banda mette lo zambiano a due passi dal gol che dimezzerebbe lo svantaggio, ma Maignan è miracoloso sulla linea.
Nella ripresa il Milan sembra in totale controllo del match, poi dopo un’ora di gioco D’Aversa cambia le carte in campo schierando Blin e Gonzalez a centrocampo con Piccoli e Sansone in avanti. E proprio l’ex Sassuolo su spizzata di Blin su corner accorcia le distanze al 66′ riaccendendo i 30 mila del ‘Via del Mare’. Al 70′ Banda completa la rimonta, con un contropiede perfetto e un sinistro a giro che lascia di sasso Maignan.
Poi nel finale accade davvero di tutto. Prima Sansone colpisce di testa il palo interno, poi al 93′ viene espulso Giroud per frasi ingiuriose verso l’arbitro Abisso e un minuto più tardi Piccoli calcia da 30 metri e segna il gol del 3-2 che fa esplodere lo stadio. Ma il Var richiama l’arbitro per un leggero contatto fra l’attaccante giallorosso e il milanista Thiaw, l’arbitro annulla tre le proteste leccesi e la gara finisce con un pirotecnico 2-2 che si trascinerà le proteste per le decisioni arbitrali per tutta la settimana.
