LECCE, ESODO DI GIOIA: SASSUOLO PIEGATO, SALVEZZA VICINA

Almeno 4000 tifosi in trasferta, più di 850 km di distanza, tre punti pesantissimi in chiave salvezza. Sono i numeri di una domenica perfetta per il Lecce e la sua gente, arrivata in esodo al Mapei Stadium di Reggio Emilia, per quello che alla vigilia era uno scontro diretto sanguinario, da dentro o fuori, contro il Sassuolo.
Un tabù da sfatare quello dei neroverdi, affrontati sette volte e mai battuti, dovendo fare a meno degli indisponibili Banda (stagione finita per lui) e Ramadani. Gotti, che deve fare a meno anche dello squalificato Almqvist, sceglie un 4-4-2 con Rafia in mezzo al campo al fianco di Blin e la coppia Piccoli-Krstovic in avanti.
Il Lecce non sbaglia approccio alla gara, e dopo 11′ è già in vantaggio grazie all’asse francese Oudin-Gendrey, con la punizione calciata dal numero 10 sul secondo palo dove il terzino di destra è il più lesto di tutti e batte Consigli di testa. Dopo un quarto d’ora di gioco il Lecce legittima la superiorità territoriale con il gol del raddoppio ispirato dal lancio di Pongracic che trova Gallo libero sulla sinistra, velocissimo a servire di prima l’inserimento di Dorgu per il 2-0.
Il Sassuolo prova a reagire timidamente con tanto possesso palla sterile e poche conclusioni dalla distanza che non sporcano mai i guantoni di Falcone. Poco prima della ripresa Krstovic serve in verticale Piccoli in area di rigore liberandolo al tiro, ma Consigli è bravo in uscita e tiene a galla i suoi.
Nella ripresa Ballardini prova a cambiare registro con tre cambi offensivi, ma il Lecce è ordinato e spietato, e dopo un’ora di gioco trova il terzo gol con un’azione tutta in verticale da applausi: Pongracic- Krstovic- Piccoli, tre tocchi verso la porta e il gol che spiana la salvezza ai giallorossi.

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