L’ atmosfera era quella dell’ ultimo giorno di scuola al ‘Diego Armando Maradona’ di Napoli, con due squadre che non avevano piú niente da chiedere se non onorare l’ ultima giornata di campionato.
Il Lecce, ormai salvo da due giornate, arriva all’ ultimo appuntamento dopo due prove opache in casa contro Udinese e Atalanta, mentre i partenopei arrivano da sei partite senza vittoria e cercano tre punti che potrebbero garantire la partecipazione alla prossima Conference League.
La gara parte con ritmi bassi, ma il Lecce rischia di sbloccarla subito con il mancino di Dorgu che dopo otto minuti scheggia il palo. Il Napoli attacca senza convinzione e non sporca mai i guantoni di Falcone, e nel finale di primo tempo Berisha sfiora il gol in contropiede trovando la deviazione di Odegaard a colpo sicuro.
Nella ripresa i partenopei provano a sbloccare la gara con giocate individuali, e il neo-entrato Ngonge prima chiama Falcone alla prima grande parata del match, poi colpisce la traversa con un tiro a giro. Il Napoli è sfortunato perché anche Cajuste colpisce il palo dopo un rimpallo in area di rigore, poi nell’ ultima mezz’ora è praticamente sterile in attacco nonostante l’ingresso di Osihmen.
Nel finale il Lecce cerca l’impresa in contropiede ma prima Piccoli sfiora il tap-in sul cross di Rafia, poi Oudin ci prova dalla distanza mancando di poco lo specchio.
Finisce tra i fischi azzurri per un’ ultima brutta prestazione degli ultimi campioni d’Italia, mentre i giallorossi coronano la loro stagione con un ottimo punto fuori casa.


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