Il Rubik organizza una raccolta di indumenti per i bambini sfollati dell’est Ucraina

La situazione in cui versano i bambini dell'est Ucraina
La situazione in cui versano molti di questi bambini

Il Circolo Rubik di Guagnano ha organizzato una raccolta di indumenti pesanti, in buono stato, destinati ai bambini dell’est Ucraina, sfollati a causa della guerra nelle regioni di Lugansk e Donetsk.
Sono essenziali maglioni, pantaloni, giubbotti, scarpe, sciarpe, cappelli in lana, guanti, capi intimi, per bambini e bambine di etá compresa tra i 0 e i 16 anni.
Chiunque abbia il desiderio di portare sostegno e supporto a queste popolazioni, puó contribuire alla raccolta consegnando i vestiti direttamente presso la sede dell’ARCI guagnanese, in via Cellino al civico 5, preferibilmente in orario pomeridiano.
Sulla zona di Guagnano, inoltre, è possibile richiedere il ritiro a domicilio contattando il numero 320 6375141, attivo anche per informazioni sulla raccolta.

Su una nota dell’UNICEF del 22 dicembre scorso si legge come il conflitto in corso abbia causato, dal 1° settembre a oggi, la chiusura di 147 scuole e l’interruzione delle lezioni per almeno 50.000 bambini nella provincia di Donetsk, epicentro dei combattimenti. Molte scuole sono state danneggiate e altre sono ancora chiuse per problemi di sicurezza. Nelle aree controllate dal governo di Kiev, sono 187 gli istituti scolastici danneggiati o distrutti.
«I bambini continuano a pagare il prezzo di questo conflitto, con l’istruzione interrotta e l’accesso ai servizi di base ostacolato – dichiara Marie-Pierre Poirier, Direttore UNICEF per l’Asia centrale e l’Europa centro-orientale – Molti di loro assistono a combattimenti violenti e a bombardamenti. Ammoniamo tutte le parti in lotta a garantire a tutti i minori in Ucraina protezione dalle violenze in corso.»
La situazione rimane estremamente grave per gli oltre 1,7 milioni di bambini colpiti dalla crisi nell’Ucraina orientale. Da marzo a oggi, oltre 1 milione di abitanti sono sfollati dalle aree di conflitto. Circassi  530.000 di essi sono rimasti all’interno dell’Ucraina, 130.000 dei quali sono bambini.

Con un piccolo gesto, dunque, sará possibile fornire un aiuto significativo alla causa e, al tempo stesso, dimostrare che non si é buoni solo a Natale.

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